Ucraina, Trump: “Potrebbe succedere qualcosa di buono”

Dopo giorni di tensione, riprende il dialogo a Ginevra con Kiev, Stati Uniti e Unione Europea
Trump e Zelensky

La parola pace torna al centro del dibattito internazionale sulla guerra in Ucraina. Ma quale pace si stia realmente discutendo rimane ancora oggetto di confronto. Le 28 condizioni presentate dagli Stati Uniti nei giorni scorsi — “non definitive”, come precisato successivamente da Donald Trump — avevano provocato forte preoccupazione a Kiev, spingendo il presidente Volodymyr Zelensky a parlare direttamente alla nazione in un discorso che molti media internazionali hanno descritto come da “ora più buia”. Per il leader ucraino, la scelta sembrava ridursi a un bivio: sacrificare la dignità o perdere un alleato cruciale.

I negoziati notturi

A riaccendere un barlume di ottimismo è arrivato il round di negoziati notturni a Ginevra, concluso con un comunicato congiunto tra Stati Uniti e Ucraina che parla di “progressi significativi”. Per la prima volta dopo quattro anni di conflitto, si intravede la possibilità di una svolta. Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha ribadito che Washington sta lavorando per una “pace sostenibile e giusta”, che salvaguardi la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina. Al tavolo della trattativa erano presenti anche i consiglieri per la sicurezza nazionale dei principali Paesi europei, con l’obiettivo di offrire supporto a Kiev nella revisione dei 28 punti proposti dagli Stati Uniti.

Trump sui social

“Potrebbe succedere qualcosa di buono. È davvero possibile che si stiano facendo grandi progressi nei colloqui tra Russia e Ucraina? Non credeteci finché non lo vedete, ma potrebbe succedere qualcosa di buono.” Parole che, pur con cautela, alimentano la speranza che il lavoro diplomatico in corso possa finalmente aprire uno spiraglio verso una soluzione negoziale del conflitto. (as)

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