La Virtus Bologna di basket presenta le divise dei campioni d’Italia: in campo anche Olidata e Rosso Digitale

La presentazione di oggi della maglia Virtus Bologna 25/26

Marco Belinelli, da pochi giorni nominato brand ambassador e basketball advisor della Virtus Bologna, ha preso parte oggi a Roma alla presentazione ufficiale delle nuove maglie della squadra campione d’Italia.

L’evento si è svolto nella sede di Olidata, main sponsor del club, alla presenza del presidente della società tecnologica, Cristiano Rufini e del consigliere delegato della Virtus, Giuseppe Sermasi.

Il ruolo di Rosso Digitale

Accanto alla partnership con Olidata, un ruolo determinante è stato svolto da Rosso Digitale, azienda digitale con sede a Cagliari ed editore di Sardegna Notizie 24. L’agenzia collabora da anni con la Virtus e ha favorito l’intesa con Olidata, portando alla definizione del nuovo assetto di sponsorizzazione che ha dato il nome “Virtus Olidata Bologna” alla squadra campione d’Italia.

«Siamo molto contenti che questa partnership abbia trovato la spinta giusta per partire nel modo migliore», ha dichiarato Giuseppe Pusceddu, amministratore di Rosso Digitale. «È una collaborazione che funziona bene e di questo siamo orgogliosi. La presentazione della nuova maglia rappresenta il primo passo ufficiale, il primo evento concreto di questo percorso, che guarda già a progetti futuri di grande interesse».

Le parole di Ruffini

«Il percorso che abbiamo iniziato ha un obiettivo chiaro: lasciare un segno che resti nel tempo», ha dichiarato Rufini. «Quello che ha rappresentato Belinelli per la Virtus rimarrà nella memoria di tutti: è la definizione moderna di un eroe. Per questo dobbiamo fare squadra, perché si vince e si perde insieme. Ringrazio chi ha sempre creduto in questo progetto e chi ci permette di guardare avanti con ambizione».

“Costruire una storia più grande di noi”

Il presidente di Olidata ha rimarcato l’importanza delle collaborazioni: «Vogliamo consolidare le partnership già esistenti, allargarle e aprire nuove iniziative anche a Roma. Virtus e Olidata possono giocare un ruolo importante per il nostro Paese: abbiamo il dovere di contribuire a migliorare la nostra società. Non ci accontentiamo di essere qualcosa di ben fatto, ma vogliamo costruire qualcosa di unico».

Nel suo intervento Rufini ha evocato anche un ricordo collettivo: «Tutti ricordiamo l’Italia campione del mondo nel 1982. Vogliamo vivere un’esperienza che vada oltre i singoli, con l’ambizione di costruire una storia più grande di noi stessi. Si perderà e si vincerà, ma lo faremo sempre da protagonisti». In chiusura, l’invito simbolico ad aprire il progetto anche al mondo artistico: «Mi piacerebbe avere Achille Lauro a una partita della Virtus. I talenti devono incontrarsi e riconoscersi in progetti di spessore».

Le parole di Sermasi, Virtus

Sermasi ha ricordato le radici storiche della società: «La Virtus è nata ufficialmente nel 1927, ma le sue origini risalgono alla fine dell’Ottocento, come parte di un gruppo sportivo che ancora oggi rappresenta un nome riconosciuto da generazioni. È per noi un valore importante, che si rafforza grazie a un partner affidabile come Olidata».

Il dirigente ha aggiunto un’analisi di carattere manageriale: «Sul piano sportivo il sogno è sempre vincere tutto, ma da manager so che serve continuità. Abbiamo costruito un gruppo che può reggere l’impegno delle 66 partite di regular season e delle altre competizioni, un calendario che richiede stabilità tecnica e fisica».

Guardando al futuro, Sermasi ha indicato una prospettiva precisa: «Abbiamo davanti tre anni di Eurolega, un orizzonte utile per programmare e investire. Stiamo costruendo un’arena che deve diventare una vera casa: un luogo in cui vivere, gioire e creare comunità per tutto il territorio nazionale».

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