Autoproduzione energetica, in Sardegna poche comunità attive e fondi ancora bloccati

La Sardegna punta sulle Comunità energetiche rinnovabili per ridurre i costi dell’energia e dare ai cittadini un ruolo attivo nella produzione. La quinta commissione del Consiglio regionale ha discusso la proposta di legge 44, presentata dai consiglieri di Sardegna al Centro 20/20 Antonello Peru, Stefano Tunis e Alberto Urpi, che mira a incentivare l’autoproduzione e il consumo condiviso di energia nei 377 comuni dell’isola .

I numeri parlano chiaro: la Sardegna produce 13mila kilowattora di energia ma ne consuma solo 9mila, con famiglie e piccole imprese che rappresentano appena un terzo della domanda. La proposta di legge vuole creare un sistema di azionariato diffuso, dove cittadini e aziende diventino produttori e consumatori di energia pulita, limitando l’influenza delle grandi multinazionali.

L’assessore all’Industria Emanuele Cani ha confermato il sostegno della giunta al progetto, ricordando che sono stati stanziati 700 milioni di euro per favorire lo sviluppo delle comunità energetiche. Tuttavia, ha sottolineato le difficoltà di attuazione: in Italia esistono solo 168 comunità energetiche , di cui appena cinque o sei in Sardegna.

L’idea è chiara: superare gli ostacoli normativi e burocratici e trasformare la Sardegna in un modello di energia partecipata e sostenibile. Nelle prossime settimane, la commissione sentirà esperti e operatori per affinare la legge e garantire una svolta concreta.

Tunis: "Legge da approvare prima possibile"

Stefano Tunis è uno dei promotori più attivi delle comunità energetiche. Commenta così la discussione di oggi: “La commissione, con tutte le sue parti, maggioranza, opposizione e l’assessore all’Industria, ha espresso una valutazione positiva sulla proposta di legge. Ora inizia un percorso che proseguirà nelle prossime settimane con le audizioni e la discussione sull’articolato. I tempi? Diciamo che con l’ingorgo istituzionale di cui soffre la Regione in questo momento, se riuscissimo ad approvarla entro maggio potrebbe essere un bel risultato.”

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