Cisl contro il sistema educativo sardo: “Mancano investimenti e coordinamento, il futuro è a rischio”

Mirko Idili, segretario confederale Cisl Sardegna

Un nuovo rapporto OCSE evidenzia che quasi la metà degli adulti italiani tra i 16 e i 65 anni non ha competenze di base in lettura, calcolo e problem solving. La Sardegna non fa eccezione. Il segretario della Cisl sarda, Mirko Idili, e la segretaria della Cisl Scuola Sardegna, Maria Luisa Serra, denunciano anche un tasso di dispersione scolastica stabile al 17,3% e un 19,6% di giovani NEET.

“Le politiche attuali non bastano – affermano i rappresentanti sindacali – servono investimenti strutturali e una visione strategica che comprenda formazione professionale, ITS e politiche attive del lavoro”. La Cisl sollecita un piano regionale straordinario di formazione permanente, con percorsi di alfabetizzazione digitale, matematica e linguistica, e una forte regia pubblica.

Idili e Serra chiedono un’alleanza educativa tra scuola, famiglia, istituzioni e territori, e un impegno collettivo per sostenere le fragilità sociali. “La Regione deve assumersi la responsabilità politica e amministrativa”, concludono.

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