Consumo di suolo, trend devastante in Sardegna: maglia nera all'area metropolitana di Cagliari

Mappa del suolo consumato 2023, valore pro capite a livello comunale

Quante via Gluck, in Sardegna. In zona Cagliari, soprattutto. Quante aree verdi, quanta campagna viene sottratta per sempre alla fruizione dei cittadini. La Sardegna è la regione italiana che ha fatto registrare il trend di consumo di suolo pro capite più alto nel confronto tra il 2022 e il 2023. E l’area metropolitana di Cagliari guida questa speciale classifica nazionale: nella top ten dei comuni sardi che hanno consumato più suolo nel 2023, ben 6 fanno parte dell’Area metropolitana, con Monserrato in testa: durante l’anno scorso il territorio comunale è stato impegnato per il 41 per cento del totale. Ovvero, quasi la metà della superficie disponibile. In un solo anno.

Altro dato significativo: il centro abitato di Uta è, per distacco, il comune italiano in cui si sono infrastrutturati o costruiti più ettari rispetto all’anno precedente: ben 105, sempre dal 2022 al 2023. I dati sono estratti dal report “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici – edizione 2024” pubblicato dall’Ispra, l’istituto di ricerca controllato dal Ministero dell’ambiente.

Il caso Sardegna

L’isola è una regione molto estesa e con una densità demografica molto bassa: questo ha favorito la conservazione del suolo e infatti, nella classifica nazionale che rileva l’antropizzazione del territorio prendendo come riferimento gli ettari consumati in senso assoluto, la Sardegna è tra le ultime posizioni. Ma se invece si prende in considerazione il consumo di suolo in rapporto al numero di abitanti, allora la situazione si ribalta e in particolar modo dal 2022 al 2023 la terra sarda è quella che è stata maggiormente trasformata in strade, case, capannoni industriali, edifici di vario tipo. La percentuale è del 2.92 per metro quadrato ad abitante: quasi il triplo rispetto alla media nazionale.

Il caso Area metropolitana

Monserrato ha “investito” il 41 per cento del suo territorio nel 2023; Elmas il 31; Cagliari il 25. Sono i tre centri urbani che hanno consumato la maggior percentuale di suolo disponibile tra tutti i comuni sardi. Al quarto posto c’è Portoscuso, e al quinto posto si torna nell’Area metropolitana con Selargius. Seguono Tortolì e Oristano, all’ottavo posto Quartu Sant’Elena, poi Porto Torres. Chiude la top ten Sestu, di nuovo Area metropolitana. Come rimarca il rapporto dell’Ispra “Cagliari nell’ultimo anno registra la densità di consumo di suolo più elevata tra le città metropolitane e anche tra i territori provinciali”.

Il caso Uta

A Uta nel 2023 non si è badato a spese territoriali: sono stati consumati ben 106 ettari. Cosa è successo? Secondo quanto riporta l’Ispra, il motivo risiede negli impianti fotovoltaici a terra installati nella zona industriale a sud del paese. Oltre a opere di espansione dell’area industriale, con nuovi fabbricati e strade di accesso.

Il report 2024 redatto da Ispra si trova in questa pagina:

Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici. Edizione 2024

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