
La nuova continuità territoriale aerea partirà il 1° marzo 2026. È questa la data indicata dal presidente della Commissione Trasporti del Consiglio regionale, Roberto Li Gioi, che spiega come si sia scelto consapevolmente di rinviare tutto di un anno per riscrivere da zero l’intero impianto del sistema. «Non vogliamo cambiare tanto per fare un altro bando – afferma – ma trasformare radicalmente la continuità territoriale. Lo facciamo assieme al Ministero, in piena condivisione».
Il fulcro sarà il nuovo decreto ministeriale, non più il bando. Il DM conterrà tutte le condizioni operative che le compagnie dovranno garantire: fasce orarie, soglie di riempimento, attivazione automatica dei voli aggiuntivi. «Andremo a Bruxelles forti di un testo scritto insieme allo Stato. Chiederemo molto – dice Li Gioi – perché è così che si negozia: si punta a ottenere 70 chiedendo 100».
Il decreto introdurrà quattro fasce giornaliere, una soglia dell’80% di riempimento per fascia, e prenotazioni monitorate con largo anticipo. Cambia anche il peso finanziario dell’intervento: la Regione è pronta a mettere in campo 80 milioni di euro l’anno, contro i 46 stanziati nei bandi precedenti. L’intento dichiarato è arrivare a un modello stabile, efficiente e finalmente all’altezza delle esigenze dei sardi.
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