Finanziaria 2025, Usai (FdI): "Regalo di 9 milioni al Comune di Cagliari dalla giunta Todde"

18 Aprile 2025

Discarica abusiva

La consigliera regionale di Fratelli d’Italia, Cristina Usai, ha espresso forti critiche nei confronti della giunta regionale guidata da Alessandra Todde, in merito a un emendamento inserito nella Finanziaria 2025. Il provvedimento autorizza uno stanziamento di 9 milioni di euro, suddiviso nel triennio 2025-2027, destinato al Comune di Cagliari per la gestione dei rifiuti urbani.

“Scelta ingiusta"

Secondo Usai, si tratta di una manovra definita “un regalo di 9 milioni di euro all’Amministrazione amica della Città di Cagliari, guidata dal sindaco progressista”. La consigliera ha parlato di una scelta “vergognosa” e “arbitraria”, che a suo avviso privilegerebbe i cittadini del capoluogo regionale a scapito degli altri comuni della Sardegna.

“La decisione della Giunta – ha dichiarato – rappresenta uno schiaffo morale ai Comuni virtuosi, che si fanno carico delle spese per la gestione dell’abbandono dei rifiuti e per le bonifiche ambientali, rispettando le regole”.

Usai ha inoltre sollevato dubbi sulla legittimità dell’emendamento, evidenziando che “per legge il costo della Tari deve essere coperto dai versamenti dei cittadini”. Ha poi criticato la relazione tecnica della Giunta, definendola “fortemente lacunosa”, e ha sottolineato come il fenomeno del littering – ovvero l’abbandono di piccole quantità di rifiuti in spazi pubblici – non riguardi soltanto Cagliari, ma anche numerosi comuni costieri della Sardegna, particolarmente colpiti durante il periodo estivo per via dell’aumento delle presenze turistiche.

Richiesta di un dietro front

“Abbiamo chiesto il ritiro dell’emendamento, in quanto ritenuto ingiusto e punitivo verso i Comuni e i cittadini virtuosi – ha aggiunto – oppure, in subordine, di prevedere un contributo equo per tutte le amministrazioni. Ma il centrosinistra ha respinto la nostra proposta”.

Usai ha infine definito la misura “un ingente regalo generato all’interno della stessa coalizione politica” e l’ha interpretata come il frutto di “una promessa post elettorale”, ribadendo la contrarietà del suo gruppo alla scelta operata dalla maggioranza.