I sindacati dei medici bocciano la riforma Bartolazzi: servono assunzioni

Posizioni molto critiche dei sindacati dei medici nei confronti della riforma proposta dalla giunta Todde: le richieste avanzate oggi dalle organizzazioni di rappresentanza durante l’audizione della sesta commissione regione sono state tutte improntate alla risoluzione dei problemi urgenti.

Vale a dire: assunzione del personale mancante, un sistema digitale da rifare, rivedere le competenze di Ares e riconsegnare un ruolo di indirizzo e controllo all’assessorato regionale. Inoltre i sindacati hanno fatto sapere che “il 95 per cento dei lavoratori del Microcitemico si è detto contrario all’accorpamento con il Brotzu. Serve dunque una riflessione e una valutazione più approfondita».

All’incontro hanno partecipati i rappresentanti di Cimo, Uil, Cida, Cgil, Fesmed, Cosmed, Fassid, Anaao, Aaroi – Emac e Fvm. La commissione regionale, presieduta da Carla Fundoni, del Pd, ha ascoltato le istanze dei lavoratori i quali hanno sottolineato che vanno affrontate nell’immediato le troppe urgenze che caratterizzano il sistema sanitario sardo: “Si pensi che la percentuale dei posti letto occupati è pari al 120 per cento, c’è il rischio di un collasso totale”.

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