La giornalista Emanuela Pala a bordo con la Flotilla

“Penso che questa sia una missione storica e come giornalista non potevo non raccontarla. Quando ho deciso di partire ero in Sardegna dalla mia famiglia che ora vive a Cagliari. Mi hanno subito supportata, anzi mi hanno detto: ‘Se sei una giornalista devi esserci’. Per raccontare i fatti devi esserci, devi provare le stesse emozioni delle persone. Sono favorevole all’apertura di un corridoio umanitario per una popolazione che sta morendo, che stanno praticamente sterminando. I rischi li conosciamo. Abbiamo fatto training su qualsiasi scenario possibile. Le preoccupazioni ci sono, siamo tutti preoccupati di quello che potrebbe succedere. Però quello che vedo è che veramente qua tutti pensano che si potrà arrivare a Gaza. Le persone sono molto focalizzate sull’arrivare e su aprire il corridoio umanitario” , ha dichiarato la giornalista Emanuela Pala in un’intervista alla Nuova Sardegna.