L’AI accelera in Sardegna: imprese quattro volte più avanti della media italiana

L’intelligenza artificiale in Sardegna non è più una promessa, ma una realtà in rapida crescita. Il 7,6% delle imprese locali l’ha già introdotta nei propri processi aziendali, un dato nettamente superiore alla media nazionale, che si ferma all’1,8 per cento.

Questa tendenza, evidenziata dal rapporto Assintel 2024, colloca la Sardegna tra le regioni più attive d’Italia nel campo della tecnologia. Un ruolo chiave è giocato dalle piccole e medie imprese del settore informatico, che si confermano pioniere nell’adozione dell’intelligenza artificiale: sperimentano e applicano questa innovazione prima di molte altre aziende, contribuendo a trasformare il tessuto economico locale.

Gli utilizzi dell’intelligenza artificiale sono già concreti: dall’analisi predittiva nel turismo, che ottimizza le prenotazioni, alla gestione avanzata della logistica per le filiere produttive, fino all’automazione dei processi aziendali e all’impiego nelle produzioni agroalimentari.

Nel frattempo, gli investimenti nella digitalizzazione continuano a crescere. Nel 2024, il 33,2% delle imprese sarde ha aumentato le risorse destinate alle tecnologie dell’informazione, superando la media nazionale del 26,8%. E il trend positivo proseguirà nel 2025: il 38,2% delle aziende prevede di incrementare ulteriormente gli investimenti, con un aumento di otto punti percentuali rispetto al resto del Paese.

Mancano le competenze digitali

Nonostante la forte spinta verso l’innovazione, le imprese sarde devono affrontare una sfida cruciale: la carenza di competenze digitali. L’84,6% delle aziende segnala la necessità di rafforzare la formazione tecnologica interna, un dato ben più alto rispetto al 68,7% della media nazionale.
L’AI offre enormi opportunità, ma senza professionisti qualificati rischia di restare una tecnologia sottoutilizzata. Un software avanzato senza esperti in grado di sfruttarlo diventa un motore potente senza un pilota all’altezza.

A questo si aggiungono le difficoltà legate al contesto territoriale: il 24% delle imprese percepisce la Sardegna come un ambiente ostile alla digitalizzazione, rispetto a una media nazionale del 19,9%. L’insularità e le infrastrutture ancora inadeguate rappresentano un freno per molte aziende che vorrebbero espandersi nel settore tecnologico.
Eppure, nonostante questi limiti, la Sardegna si sta affermando come un laboratorio di innovazione per l’AI in Italia. Con un’adozione dell’intelligenza artificiale quattro volte superiore alla media nazionale, l’isola ha le carte in regola per diventare un polo d’eccellenza nel digitale. La vera sfida sarà colmare il gap formativo e infrastrutturale per sfruttare al massimo questa rivoluzione tecnologica.

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