Oltre il rumore dei social: la seconda vita di Valentina e Rodolfo a Ovodda

Valentina e Rodolfo

È arrivata in silenzio. Valentina ha il manto chiaro, lo sguardo quieto e un passato simile a quello di Rodolfo, il cammello finito mesi fa al centro di una polemica nazionale. Anche lei viene da un circo. E anche lei, oggi, cammina libera tra i pascoli di Ovodda. Accanto a Rodolfo. Presenza discreta, compagnia viva. Chi conosce Michele Ladu sa che nella sua visione non c’è spazio per il folclore da vetrina. I suoi animali non sono attrazioni, ma creature da accogliere con rispetto. Rodolfo lo è sempre stato. Ora lo è anche Valentina.

A dare la notizia è stato lo stesso Michele, con un post asciutto su Instagram. Poche parole, semplici e chiare, come la terra da cui arrivano: “Quest’anno, sorpresa alternativa nell’uovo. Benvenuta Valentina! #buonacompagnia #barbagiacammelli #Rodolfo #Ovodda”

Nessuna replica. Nessuna polemica. Solo un gesto. E un messaggio che non urla, ma si lascia comprendere.

Dopo la tempesta

Tutto era cominciato con una foto: un cammello tra le maschere tradizionali e le pelli di pecora del Carnevale ovoddese. Poi, l’indignazione online. Il post dell’attivista Enrico Rizzi. E l’ondata mediatica. Accuse, titoli, hashtag. Ovodda nel mirino. Pochi si sono fermati a chiedere. Rodolfo era stato salvato da un circo, viveva libero, registrato, nutrito. Le pelli? Provenienti da macellazioni certificate, parte di una cultura antica. Ma la verità è lenta. E la lentezza, si sa, non fa notizia.

Quando il meme uccide il senso

Nel cuore della bufera, qualcuno ha trasformato Rodolfo in un meme. La discussione è scivolata su binari facili. Non si parlava più di animali. Né di cultura. Solo tifoserie, like e scherni.Michele Ladu ha reagito a modo suo. Un video. Parole. Immagini di Rodolfo. Una spiegazione calma. In pochi lo hanno guardato. Ancora meno l’hanno condiviso. Perché ascoltare richiede tempo. E il tempo, online, è merce rara.

Una risposta chiamata Valentina

Valentina non è solo un animale salvato. È un gesto. Una risposta sarda: silenziosa, concreta, dignitosa. Dice, senza dire: continuate pure a postare. Qui, si continua a vivere. A custodire. A scegliere la realtà, anche se non fa rumore.Forse è questa la lezione più vera: che prendersi cura vale più del prendersela. E che la verità, anche se non diventa virale, continua a camminare. Ora accanto a Rodolfo. E con Valentina al suo fianco.

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