Redazione
14 Novembre 2025
Se siete arrivati a leggere sino a qui allora forse coglierete la complessa personalità di Pier Sandro Scano attraverso il titolo del suo ultimo lavoro scientifico pubblicato sul sito dell’università di Cambridge. Mica pizza, fichi e lauree on line: Cambridge, uno dei più importanti atenei al mondo.
Partiamo da zero. Anzi, da settant’anni più iva. Il nostro oggi è presidente di una fondazione che si occupa di riabilitazione e di sostegno alla ricerca scientifica. Ma soprattutto, da laureato in filosofia, si è messo a studiare fisica. E ci sta riuscendo così bene che le sue ricerche finiscono in articoli scientifici pubblicati appunto sul sito dell’università inglese.
Scano è l’esempio di come la vita possa regalare più opportunità a chi le cerca. E anche la conferma che la politica sarda degli anni ’80 e ’90 è stata punteggiata da intellettuali e intelletti. E non solo il partito comunista (e successivi derivati) nel quale Scano ha militato con l’orgoglio sornione del titolare nel team dei culturalmente egemoni.
Dai banchi del Consiglio regionale senza mai abbandonare quelli più modesti del Comune di Villamar, il nostro è stato protagonista di battaglie sul campo che i più anziani ricordano. Scontri omerici con l’amico e fiero avversario Emanuele Sanna, sua Sanità e molto altro, titolare di una corrente che ha governato la sinistra sarda in tutte le sue capriole e nelle sue molteplici alleanze con la mai defunta Democrazia cristiana. Segretario regionale sardo dal 1986 al 1989. Dal 1979 al 1991, cioè il congresso della Bolognina, nel comitato centrale del Pci. Un dirigente politico prestato al governo, non il contrario.
La dimensione politica di Scano si è interrotta nei primi anni ’00, quando ha capito che era il momento giusto per scendere dal trenino di via Roma. Ed eccolo ora, ricercatore di cose complicatissime. Dalle quali dipende il nostro presente e soprattutto il futuro.
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