
Dall’1 al 4 maggio, Cagliari ospita la 369ª edizione della Festa di Sant’Efisio, una delle celebrazioni religiose e culturali più sentite della Sardegna. Migliaia di fedeli, turisti e visitatori si raduneranno per accompagnare il Santo lungo il tradizionale pellegrinaggio verso Nora, il luogo del martirio.
La processione rappresenta il cuore della festa e coinvolge tutta l’isola. I numeri sono imponenti: 17 traccas (i tradizionali carri decorati), 70 gruppi di devoti a piedi con oltre 2.800 persone in abito tradizionale, più di 200 cavalieri, 56 miliziani divisi in quattro plotoni e 80 suonatori di launeddas, suddivisi in cinque formazioni.
La partenza è prevista per il 1° maggio alle ore 10:00 dalla chiesa di Stampace. Dopo il rito della “ramadura”, il tappeto di petali di rose steso lungo il percorso, il cocchio dorato che trasporta il simulacro di Sant’Efisio attraversa il centro di Cagliari, sostando davanti al Municipio, e poi si dirige verso Sarroch, Villa San Pietro e Pula. Il 2 maggio il pellegrinaggio raggiunge Nora. Il 4 maggio, nella serata, il corteo farà ritorno a Cagliari: il Santo dovrà rientrare nella sua chiesa prima della mezzanotte, per adempiere al voto solenne fatto dalla città nel 1652 durante l’epidemia di peste.
Accanto al pellegrinaggio religioso, la Festa di Sant’Efisio propone un calendario ricco di eventi culturali che animano il centro storico.
Si comincia il 26 aprile, con l’inaugurazione al Museo Etnografico Sardo di una mostra dedicata agli strumenti musicali tradizionali e alla gioielleria sacra, organizzata dall’Istituto Superiore Regionale Etnografico della Sardegna. In occasione della mostra, il professor Marco Lutzu, docente di etnomusicologia, terrà una lezione aperta sui generi musicali tradizionali sardi.
Il 30 aprile, in Piazza del Carmine, si terrà il concerto del gruppo Sa Ratapignata, storico ensemble cagliaritano che fonde tradizione musicale sarda e sonorità contemporanee. L’evento anticipa la grande serata del 1° maggio, sempre in Piazza del Carmine, con la “Festa della Tradizione”, che vedrà la partecipazione di 24 gruppi folkloristici, il maestro di launeddas Luigi Lai e numerosi artisti della scena musicale isolana. Durante la serata sarà conferito il “Toson d’oro di Sant’Efisio” al professor Lutzu per il suo impegno nella valorizzazione della cultura sarda.
Dal 2 al 4 maggio il Palazzo Civico di via Roma ospiterà tre serate dedicate al canto tradizionale sardo, offrendo un viaggio attraverso la memoria musicale dell’isola.
La serata del 2 maggio sarà dedicata al canto popolare femminile della tradizione orale. Il 3 maggio, sempre alle 20:00, il pubblico potrà assistere a una rassegna di canto a tenore e a cuncordu, le forme polifoniche sarde riconosciute come patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Il 4 maggio, in attesa dell’arrivo del Santo, si svolgerà il concerto “La coralità sarda per Sant’Efisio”, con otto corali che proporranno canti sacri e profani lungo le vie principali del percorso processionale.
La Festa di Sant’Efisio si conferma così non solo come atto di devozione religiosa, ma anche come uno straordinario momento di incontro tra passato e presente, capace di raccontare la storia e l’anima della Sardegna attraverso riti, suoni e colori che attraversano i secoli.
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