
Bartolazzi saluta e al suo posto alla guida della Sanità sarda arriva il parlamentare sassarese Silvio Lai. Che lascia il posto a Romina Mura, prima dei non eletti, agit prop con Soru nel disperato tentativo di silurare Todde e Truzzu alle scorse regionali. Lo scenario è accreditato da tanti nel Pd, soprattutto se in Umbria il Campo largo subirà un’altra batosta stile Liguria. E un altro ridimensionamento per Cinque stelle, alle prese con il cambio di pelle e il parricidio di Grillo.
L’ex sindaca di Sadali ed ex parlamentare ha militato per una vita (insieme al marito Nazareno Pacifico) nella corrente guidata da Antonello Cabras, padrone incontrastato del Pd sardo. Negli anni scorsi la rottura dolorosa, l’abbraccio fatale con un Soru sparito dalla politica e ora il ritorno a Canossa. Se tanto ci dà tanto, è la condizione ideale per spedire Lai a sistemare i guai della Sanità sarda. E a mettere una pezza alle figuracce di Bartolazzi, l’ultima sull’ospedale Oncologico di Cagliari definito un ologramma. Uno schiaffo a medici e pazienti che ha irritato in via definitiva il centrosinistra cagliaritano. Dunque il Pd salirebbe a 4 assessori, condizione necessaria per gli equilibri interni. Condizione che Cinque stelle dovrà subire.
Resta l’incognita del segretario: scontate le dimissioni di Comandini (che guida il Consiglio regionale e non ha una maggioranza), chi prenderà il suo posto? Forse Giuseppe Meloni, vincitore al congresso ma non nei gazebi delle piazze. Meloni però è anche vicepresidente della Giunta.
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