
Giornata di alta tensione a Cagliari, con due cortei di segno opposto che hanno attraversato il centro città in un clima segnato da scontri e dall’uso di lacrimogeni da parte della polizia. Da un lato circa settanta militanti di Blocco Studentesco, dall’altro un numero triplo – o superiore – di contromanifestanti antifascisti.
Le prime tensioni si sono registrate nel primo pomeriggio, quando gruppi di manifestanti antifascisti si sono mossi verso piazza Garibaldi e via Sonnino. In quelle aree, gli agenti in tenuta antisommossa hanno fatto uso di lacrimogeni per disperdere i concentramenti più densi. Altri episodi si sono verificati nei pressi dei campi sportivi dell’Ossigeno, in via San Lucifero, e in una traversa di via Garibaldi, dove sono stati accesi fumogeni e si sono uditi cori contro le forze dell’ordine.
Nonostante il dispositivo di sicurezza fosse stato rafforzato, i due cortei si sono trovati a distanza ravvicinata in più punti del centro. La polizia ha agito per evitare il contatto diretto, spingendo i gruppi antifascisti verso le aree laterali con cariche di alleggerimento e ulteriori lanci di lacrimogeni.
Il corteo di Blocco Studentesco ha invece sfilato con bandiere e striscioni partendo da piazza Repubblica, percorrendo via Dante e rientrando nello stesso punto di partenza. Il presidio si è sciolto senza incidenti, sorvegliato da un cordone di agenti rimasto a distanza.
Testimoni e osservatori presenti hanno segnalato una gestione della sicurezza ritenuta asimmetrica: maggiore pressione sul corteo antifascista, monitoraggio più distante verso quello neofascista. La Questura non ha ancora fornito un bilancio ufficiale degli interventi, ma al momento non risultano feriti gravi né arresti confermati.
(Articolo di Alessio Ghiani)
Le organizzazioni antifasciste locali, tra cui Unicaralis, Cgil e Anpi, hanno annunciato iniziative di denuncia e chiesto chiarimenti sull’uso dei lacrimogeni in aree densamente abitate. La Prefettura ha fatto sapere che saranno analizzati i filmati delle telecamere di sorveglianza per ricostruire la sequenza degli scontri e verificare eventuali responsabilità.


