Tecnocasic: “Un impianto fermo vanifica l’impegno dei cittadini”. Mulas Fiori chiede chiarezza sui tempi

Frnacesca Mulas Fiori

A Cagliari il ciclo dei rifiuti ha raggiunto livelli di efficienza significativi, con una raccolta differenziata salita dal 28% al 76% in otto anni. È un risultato che testimonia il forte impegno dei cittadini e delle attività produttive nel rispondere alle politiche ambientali dell’amministrazione comunale. Tuttavia, questo percorso rischia di essere vanificato da un problema strutturale che da anni attende soluzione: l’impianto di termovalorizzazione Tecnocasic, situato a Macchiareddu, lavora oggi solo parzialmente. L’allarme è stato rilanciato dalla consigliera comunale Francesca Mulas Fiori, presidente della Commissione Ecologia Urbana, che ha sottolineato pubblicamente l’urgenza di completare i lavori di ammodernamento fermi da tempo.

Forni fermi, discariche attive

Secondo Mulas Fiori, “l’ultimo tassello del ciclo si sta inceppando e questo non rende efficace l’impegno dell’amministrazione e dei cittadini. I lavori per il revamping dei forni A e B, che si sarebbero dovuti concludere nel 2022, sono ancora fermi. E ad oggi non abbiamo una data ufficiale di chiusura”. L’impianto, gestito dal consorzio Cacip, avrebbe dovuto garantire lo smaltimento della frazione indifferenziata e la produzione di energia. Oggi però funziona soltanto la linea C, sottoposta peraltro a frequenti manutenzioni, mentre le altre due linee sono fuori uso. Questa situazione ha comportato un crescente ricorso alla discarica e al trasporto dei rifiuti su gomma, con evidenti impatti ambientali ed economici.

Emissioni nocive e costi fuori controllo

Dal punto di vista finanziario, l’inattività parziale di Tecnocasic ha causato extracosti significativi. Nel 2023, secondo il documento approvato dal Consiglio comunale il 27 marzo (ODG n. 052/2025), sono stati registrati oltre 3,7 milioni di euro di spese aggiuntive per la gestione dei rifiuti, a carico del consorzio e, indirettamente, dei Comuni aderenti. Il Comune di Cagliari paga oggi un costo di 199,99 euro + IVA per tonnellata di rifiuto indifferenziato, ben al di sopra della media nazionale, stimata in 130,45 euro/tonnellata secondo le Linee guida TARI 2025 del MEF. Inoltre, la mancata produzione di energia riduce i ricavi dell’impianto, privando i Comuni di possibili ritorni economici. Le conseguenze non sono solo economiche: il trasporto dei rifiuti in discarica comporta un aumento delle emissioni nocive e l’aggravio ambientale di un sistema che, nelle intenzioni, dovrebbe invece contribuire alla transizione ecologica

Il pressing del Consiglio sul Cacip

Il problema è anche di trasparenza e governance. Il documento presentato dalle Commissioni Ecologia Urbana e Bilancio – presieduta quest’ultima da Giovanni Porrà – ha chiesto formalmente al sindaco e alla giunta di sollecitare il Cacip per la conclusione dei lavori, la pubblicazione di un cronoprogramma bimestrale delle attività e la verifica di eventuali responsabilità contrattuali per i ritardi accumulati. In parallelo, si segnalano due importanti investimenti in arrivo grazie ai fondi del PNRR: dieci milioni di euro per un impianto di trattamento dei pannolini e altri dieci milioni per un impianto di digestione anaerobica dei fanghi, capace di produrre biogas e metano. Si tratta di segnali importanti, ma che non possono bastare a compensare un impianto centrale ancora non operativo.

I cittadini chiedono coerenza

Francesca Mulas Fiori ha sottolineato come i cittadini abbiano fatto la loro parte. “Dal 2019 l’amministrazione ha chiesto un grande impegno e la risposta è stata positiva. Ora è il momento che gli enti preposti completino la loro parte. Quando i rifiuti non vengono bruciati nel termovalorizzatore e vengono trasportati in discarica, non solo si spendono gli stessi soldi, ma si generano emissioni nocive”. La consigliera evidenzia anche che, una volta ultimato, l’impianto sarà tecnologicamente più efficiente e finalmente in grado di garantire un ciclo dei rifiuti pienamente sostenibile, contribuendo anche alla produzione di energia.

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