Terra Mala: al via le operazioni in mare per il progetto tyrrhenian link

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Davanti alle coste di Terra Mala si procede con i preparativi per la posa di un cavo elettrodo: non si tratta del colossale Tyrrhenian Link da 1000 megawatt, ma di una struttura essenziale all’interno del progetto complessivo. Con i lavori sul terreno ormai quasi completati, Terna si appresta a spostare l’attenzione al mare già dalla prossima settimana.

Da lunedì prenderanno il via le operazioni di bonifica da eventuali ordigni bellici nelle acque del sud Sardegna. Le squadre della Sub Service di Mogoro saranno impegnate sul posto fino al 28 febbraio.

In contemporanea verranno effettuate indagini geofisiche lungo il tratto di mare che va da Terra Mala a Sant’Andrea, per garantire che le prossime fasi procedano senza intoppi né rischi.

 

La fine è vicina

Entrambe le operazioni sono propedeutiche alla posa di un conduttore elettrodo da realizzare per rendere sicuro il sistema del Tyrrhenian Link. Un’ulteriore conferma che l’attivazione del grande cavo da 1000 megawatt è sempre più vicina: il progetto sta entrando nelle fasi finali e le proteste dei comitati spontanei sembrano destinate all’archiviazione senza aver potuto lasciare alcuna traccia significativa. Troppo tardi, ormai: tutto è stato già deciso alcuni anni fa.

A cosa serve il cavo elettrodo

Il Tyrrhenian Link opera in entrambi i sensi di marcia: trasporta corrente dalla Sardegna al Continente e viceversa. Qualora dovesse verificarsi un guasto, e la corrente non dovesse fluire nei due sensi, ma in uno solo, l’energia elettrica dovrà comunque scaricare da qualche parte. Altrimenti inizierebbe un corto circuito in grado, probabilmente, di far decollare come un razzo la stazione di Selargius. Questa è proprio la funzione del cavo elettrodo che sarà collocato al termine delle indagini: per far scaricare la corrente al suolo – cioè il fondo marino – ed evitare il corto circuito.

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Claudio Chisu

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