
Nuoro e Cagliari unite nel ricordo dell’anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. In occasione dell’80esimo 25 aprile, la presidente della Regione Alessandra Todde ha scelto di celebrare la ricorrenza nella sua città, Nuoro, rendendo omaggio ai caduti con la deposizione di una corona di alloro al Sacrario Militare del cimitero, accompagnata dalle autorità civili e militari. “Ottant’anni fa c’è stato un passaggio di testimone – ha dichiarato – dai partigiani a noi, che abbiamo il privilegio di vivere in democrazia. I valori della Resistenza e della Liberazione sono un’eredità da custodire e rinnovare ogni giorno”.
Nel suo discorso, Todde ha ricordato il contributo dei sardi alla lotta partigiana, citando figure come Antonio Mereu, Piero Borrotzu, Nino Garau, Giaime Pintor, Emilio Lussu e Antonio Gramsci. “La Resistenza non fu solo guerra, fu un risveglio delle coscienze”, ha detto, richiamando anche le parole di Papa Francesco, recentemente scomparso: “Ogni guerra è una sconfitta. Una sconfitta dell’umanità”. E ha concluso: “Difendere la memoria della Resistenza significa contrastare ogni forma di odio e rigurgito fascista. Ottant’anni fa l’Italia seppe scegliere. Tocca a noi continuare a scegliere ogni giorno da che parte stare”.
A Cagliari, la Regione era rappresentata dall’assessora ai Trasporti Barbara Manca, che ha partecipato al corteo partito da piazza Garibaldi e conclusosi al Parco delle Rimembranze, dove è stata deposta una corona di fiori insieme al presidente del Consiglio regionale Piero Comandini. Proprio Comandini ha ricordato il ruolo dei 4000 sardi impegnati nella Resistenza: “Una pagina di storia scritta anche da loro, che hanno sacrificato la vita per costruire un’Italia migliore, libera e unita attorno ai valori di pace e democrazia”.
Il presidente ha voluto dedicare un pensiero anche a Papa Francesco: “È stato un amico della Sardegna. Il suo esempio resterà impresso per sempre nei nostri cuori”.
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