Fondi Ue in stallo, la Cgil: “Niente deviazioni verso spese militari”

Fausto Durante

Il segretario della Cgil Sardegna, Fausto Durante, lancia l’allarme sullo stato di attuazione del Programma regionale del Fondo sociale europeo, e avverte: “Il grave ritardo nella spesa non può in alcun modo aprire la strada al riutilizzo dei fondi verso le spese militari”.

Durante è intervenuto questa mattina alla riunione del Comitato di sorveglianza, dove è emerso un dato giudicato “molto preoccupante”: a fronte di una dotazione complessiva di 774 milioni di euro, la spesa certificata ammonta a poco più di 47 milioni, appena il 6,3% del totale.

150 milioni da mettere a terra entro il 2026

“È vero che programmi di questo tipo tendono ad accelerare nella fase finale – ha spiegato – e che nell’ultimo anno si è visto un impegno concreto a recuperare i ritardi, con una previsione di circa 150 milioni da spendere entro il 2026. Ma la sproporzione tra risorse disponibili e risorse effettivamente utilizzate solleva interrogativi seri sulla possibilità di rispettare i tempi e raggiungere gli obiettivi fissati per il 2027″.

Il segretario ha espresso anche “forte preoccupazione” per l’ipotesi, ventilata in sede europea, di un possibile dirottamento dei fondi non spesi verso capitoli di spesa militare: “Un rischio da scongiurare in ogni modo”. La Cgil chiede che vengano convocate riunioni straordinarie del Comitato di sorveglianza e incontri tecnici dedicati per garantire che le risorse europee vengano utilizzate “presto e nella giusta direzione: lavoro, formazione, inclusione sociale”.

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