A Villaputzu l'ultimo saluto a Roberto ma il paese chiede verità

Il funerale di Roberto Pisano. Foto di Francesco Lampis

Villaputzu chiede verità per Roberto Pisano, il concittadino morto suicida martedì mattina nella solitudine di un bagno del reparto psichiatrico dell’ospedale Santissima Trinità di Cagliari. I familiari dello scomparso, stretti nel dolore, oggi hanno pronunciato poche frasi, cariche di tristezza e indignazione: “Quello che è successo è assurdo – ha detto un parente, sull’uscio della casa in cui lo scomparso trascorreva le domeniche, in compagnia dei suoi cari – avrebbero dovuto vigilare e controllarlo per evitare che rimanesse da solo”.

Una persona normale, una fine assurda

Questa mattina, nella piazzetta del paese, gli amici di Roberto si sono ritrovati nel solito angolo illuminato dal sole novembrino. Sono in tre, all’appello ne manca uno: non tornerà più, è andato via. “Chi era lì quella notte sa cosa è accaduto. Vorremmo saperlo anche noi. Robi era una persona introversa ma buona, non è giusto quello che gli è successo. Segni di squilibrio mentale? Macché. Non avremmo mai pensato che sarebbe stato ricoverato in psichiatria, era una persona normalissima e si comportava in modo assolutamente equilibrato. Ci sono cose che non riusciamo a spiegarci e che non tornano, ecco”. I tre uomini annuiscono. Proprio così, dicono.

Lo hanno salutato per l’ultima volta questo pomeriggio, al suo funerale. La cerimonia si è svolta nella chiesa di San Giorgio Martire, il parroco del paese, don Marco Congiu, davanti a circa duecento persone ha invitato la comunità a “trovare il conforto della fede per superare questa terribile tragedia”.

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