
La Todde è ancora la presidente della Regione. Ma la sua carica è sub iudice. Il rischio che venga dichiarata decaduta per presunte irregolarità nella rendicontazione delle spese elettorali esiste, è reale, ed è qualcosa su cui i partiti devono iniziare a riflettere.
Alessandra Todde impugnerà l’atto amministrativo del collegio regionale per la garanzia elettorale e si è dichiarata fiduciosa. Ma il risultato non è così scontato, e sarebbe la prima volta in assoluto per una presidente della Regione. E appare chiaro, al momento, che se decade la presidente, si va a elezioni. E questo fa sudare freddo diversi partiti e tanti consiglieri. Anche a destra. Perché non è garantito il successo elettorale e non è detto che chi è attualmente in Consiglio possa poi essere riconfermato.
Ma c’è anche chi sembra pronto a tutto, anche al ritorno al voto. Stefano Tunis, consigliere di opposizione, sulla sua pagina Facebook scrive:
“Da Bella ciao a ciao bella, è un attimo”. Dando l’esito per certo. Ma non è questo il sentimento che prevale in Consiglio, al momento, dove le reazioni da parte di tutti è la medesima: stupore. “Mah, vedremo. Leggeremo le carte, cercheremo di capire”. Le poche parole pronunciate da Giuseppe Meloni a Umberto Ticca, a Valdo di Nolfo. Per il resto, un gran silenzio. Perplesso.
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