
Al Museu d’Arqueologia de Catalunya è arrivata Sardegna Isola Megalitica, la prima mostra in Spagna interamente dedicata alla civiltà nuragica. Esposti reperti preistorici e protostorici — bronzetti, ceramiche, oggetti rituali — provenienti da tre musei sardi. L’iniziativa, aperta fino al 2 novembre, è promossa dalla Fondazione Mont’e Prama con partner istituzionali italiani e catalani. L’obiettivo: superare la visione localistica e inserire la Sardegna in un racconto mediterraneo condiviso.
Con questa esposizione, Barcellona si conferma crocevia culturale e centro nevralgico del dialogo mediterraneo in Europa. La scelta della capitale catalana come sede della tappa spagnola del progetto Sardegna Isola Megalitica non è casuale: per storia, posizione geografica e sensibilità culturale, la città offre un punto di osservazione privilegiato sulle identità regionali e sulle dinamiche storiche del Mediterraneo.
In un contesto, come quello catalano, caratterizzato da una forte coscienza identitaria e da una consolidata tradizione di museologia territoriale, la civiltà nuragica trova spazio per essere riconosciuta e reinterpretata. Non più come un’eccezione insulare, ma come parte integrante del mosaico culturale del Mediterraneo occidentale.
La mostra rientra in un più ampio progetto itinerante che, dal 2021, ha già toccato città come Berlino, San Pietroburgo, Salonicco e Napoli. Ogni tappa è stata pensata per superare una narrazione localistica della Sardegna, spesso confinata ai margini del dibattito culturale internazionale o ridotta a semplice meta turistica, e per reinserire l’isola in una rete di scambi e influenze millenarie.
Secondo i curatori, la civiltà nuragica va riletta alla luce della sua estensione, della complessità simbolica e della capacità di interazione con il mondo esterno: elementi che ne fanno una delle grandi culture mediterranee dell’antichità, meritevole di pieno riconoscimento.
Sardegna Isola Megalitica è anche un progetto politico, nel senso più ampio e culturale del termine. Contribuisce infatti a ridefinire i criteri con cui le culture europee vengono selezionate, valorizzate e narrate. Il fatto che il megalitismo sardo venga presentato oggi in uno dei principali musei archeologici della Catalogna rappresenta un passo importante verso il riconoscimento della Sardegna non come periferia, ma come nodo centrale nella rete culturale mediterranea.
La mostra invita il pubblico a cambiare prospettiva: osservare il Mediterraneo da un’isola, anziché da un continente. In un’epoca in cui i modelli centralisti vengono messi in discussione anche in ambito culturale, questo cambio di punto di vista assume un significato profondamente contemporaneo.
Conferenze, visite guidate, laboratori didattici e materiali divulgativi in più lingue accompagnano l’esposizione, rendendola accessibile a un pubblico ampio e internazionale. L’obiettivo non è solo quello di valorizzare il patrimonio sardo, ma anche di sperimentare un linguaggio museale innovativo, capace di restituire la complessità senza cadere nella semplificazione.
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