Cagliari, il recupero dei tributi finisce in Consiglio comunale

I consiglieri Piccoi e Farris chiedono chiarimenti sull’affidamento a Callmia Srl per Imu e Tari 2020
Il consigliere comunale Massimiliano Piccoi

«La società incaricata dal Comune di Cagliari per il recupero dell’Imu e della Tari 2020 non risulta iscritta negli albi del ministero dell’Economia e delle Finanze». È quanto sostengono i consiglieri comunali di opposizione Massimiliano Piccoi e Giuseppe Farris, che con un’interrogazione protocollata il 28 ottobre 2025 chiedono alla giunta di chiarire “su quali basi è stato affidato a una società privata un servizio così delicato”.

L’interrogazione prende spunto dall’affidamento alla società Callmia Srl, con sede a Cagliari, per l’attività di sollecito e recupero dei crediti legati ai tributi comunali. Secondo i due consiglieri, l’azienda “starebbe contattando i contribuenti morosi attraverso chiamate e messaggi sms”, modalità che, scrivono, «richiede una verifica puntuale dei titoli autorizzativi».

"Non appare negli elenchi degli abilitati"

Piccoi e Farris segnalano che, da controlli effettuati presso il Mef, “la società non compare negli elenchi dei soggetti abilitati alla riscossione” e che, in base alla visura camerale, “non disporrebbe del capitale minimo richiesto dalla legge 160 del 2019, che stabilisce i requisiti per l’affidamento dei servizi di accertamento e riscossione dei tributi locali”.

I consiglieri chiedono quindi all’amministrazione “quale procedura di selezione sia stata utilizzata, quali requisiti tecnici e finanziari siano stati valutati e se la società risulti in possesso delle necessarie abilitazioni per svolgere l’incarico. Non muoviamo accuse ma chiediamo trasparenza e rispetto delle norme, perché parliamo di dati sensibili e di rapporti diretti con i cittadini».

Nell’interrogazione si chiede “quale quadro normativo consenta a un soggetto privato non iscritto negli albi ministeriali di svolgere attività di recupero crediti per conto del Comune”. L’atto è ora al vaglio della presidenza del Consiglio comunale. La giunta dovrà fornire risposta in aula entro trenta giorni.

prova
cropped-favicon-sn24.png
Condividi

Articoli correlati