Debutto poetico per Ilaria Barbara Cardile: “Vitacce” in scena oggi a Cagliari

Vitacce

Sabato 13 aprile, alle ore 18, lo Spazio Opposto di Cagliari ospita la presentazione di Vitacce, esordio poetico di Ilaria Barbara Cardile. Un libro che non si offre in punta di piedi, ma si impone. Non cerca consolazione. Pretende attenzione. “Vitacce è un’opera necessaria, ma non nel senso di salvifica. È necessaria come lo sono certe verità: quelle che fanno male, ma non possono essere evitate”. La parola diventa strumento per non crollare, il verso un modo per non scomparire. Il libro si articola in tre sezioni – Acino, Mosto, Aceto – ispirate al ciclo del vino e usate come metafora di una trasformazione interiore: dalle origini alla fermentazione emotiva, fino all’ossidazione.

Corpo, voce e rabbia

Nata a Cagliari nel 1992, Ilaria Barbara Cardile ha attraversato mondi diversi: una formazione classica, l’esperienza del teatro, l’interesse per la psicologia del profondo, l’organizzazione di eventi culturali. Oggi lavora in un bar di vini naturali, e proprio da questo intreccio di concretezza quotidiana e tensione interiore nasce Vitacce. Un libro che non osserva da lontano, ma scrive da dentro.

La sua scrittura è diretta, tagliente, priva di orpelli. Non addolcisce, non filtra, non consola. Espone.
Tra le pagine convivono ansia, solitudine, desiderio, rabbia, erotismo. La voce poetica si muove in equilibrio instabile tra confessione e resistenza, tra intimità feroce e sguardo sociale. Il corpo è al centro: vissuto, esibito, giudicato, a volte violato. La mente è campo di battaglia, fragile e lucida, disorientata ma ancora vigile.

Quella di Cardile è una scrittura che non si piega né chiede il permesso. È politica, nel senso più profondo e personale del termine: affermare la verità quando farlo è scomodo, e spesso, necessario.

Un evento per chi non si riconosce nei margini

Vitacce si rivolge a chi non si sente rappresentato. A chi ha provato a cambiare, a guarire, e si è ritrovato più confuso di prima. A chi cerca una voce che parli dal limite, senza paura di stare troppo vicino al bordo.”Sarà più di una semplice presentazione. Sarà un momento di ascolto, confronto, presenza”. Cardile leggerà e racconterà. Ma soprattutto condividerà. “Perché questo libro nasce da un’urgenza: quella di restare umani quando tutto spinge all’opposto. E in certi casi, leggere diventa un modo per ricordarselo”.

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