Farmacie rurali: Perdaxius

Farmacie rurali Perdaxius

Perdaxius, cuore del bacino carbonifero del Sulcis. Siamo a circa 10 chilometri da Carbonia e 70 da Cagliari. Oggi il paese conta circa 1.100 abitanti, di cui la metà oltre i 60 anni. La cittadinanza può contare su un medico di base ogni giorno, per due ore al giorno, e una guardia medica nel vicino paese di Narcao.

Oggi parliamo con la dottoressa Francesca Pusceddu, titolare da 17 anni della farmacia del paese.

Come si lavora in una farmacia rurale?

Premetto che amo moltissimo il mio lavoro e che qui mi trovo molto bene. Ci sono alti e bassi, come in ogni professione: insieme alla mia collega, abbiamo dovuto vincere un’iniziale resistenza e ogni giorno facciamo opera di divulgazione e informazione, specie riguardo a farmaci e integratori pubblicizzati in tv e sui social.
Dobbiamo spiegare che, spesso, certi prodotti non vanno bene per tutti e occorre confrontarsi con il medico prima di acquistarli. Così come lavoriamo moltissimo per spiegare l’importanza della resistenza agli antibiotici e della corretta aderenza alla terapia. Nel tempo, siamo diventate un punto di riferimento autorevole per la comunità.

Quali strumenti aumenterebbero l’efficienza della farmacia rurale?

Sicuramente una maggiore comunicazione con il medico di famiglia riguardo alla scelta del generico, vista la carenza attuale di alcuni farmaci. Alcuni servizi di telemedicina, come l’holter, sono di grande aiuto. Auspico anche una più stretta collaborazione con l’ASL per quanto riguarda lo screening, su base continuativa, del tumore alla mammella e al colon.

La sua farmacia offre servizi di telemedicina?

Sì, abbiamo il servizio di holter pressorio e cardiaco

Ritiene che le farmacia possano fare un salto di qualità con i fondi Pnrr?

Certo, penso che possano avere un grande impatto nelle aree rurali. Si potrebbero offrire altri servizi come la MOC, l’analisi posturale e altro ancora. Il problema è che oltre a mancare gli spazi adatti, bisogna risolvere il problema della carenza cronica di farmacisti collaboratori. Un dato che deve spingere tutta la categoria a ripensare al ruolo del farmacista, che ha perso negli anni, la sua autorevolezza. In paese, ancora resiste, ma nelle grandi città forse ha perso smalto.

Fonte: Federfarma Cagliari e Sud Sardegna https://www.facebook.com/federfarmacagliari

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