
Come posso far valere i miei diritti, se non so nemmeno quali siano? Come posso battermi per ciò che mi spetta, se ignoro cosa prevede la legge per la mia condizione? È da queste domande, spesso drammaticamente concrete, che prende forma uno dei nodi centrali della questione disabilità: l’accesso all’informazione. Conoscere i propri diritti è il primo passo per poterli esercitare davvero. Quando la conoscibilità non è garantita, i diritti restano sulla carta e si trasformano in un privilegio accessibile solo a chi ha strumenti, tempo o competenze per orientarsi tra norme complesse e procedure spesso opache.
Ne consegue che, in questi casi, si generano disuguaglianze spesso invisibili, determinate dalla diversa capacità, legata a fattori personali o sociali, di accedere a informazioni e strumenti di tutela.
È questo il principio espresso dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, che equipara l’accesso all’informazione a quello all’ambiente fisico e ai trasporti, definendolo una condizione indispensabile per la piena partecipazione alla vita sociale. Gli Stati firmatari della Convenzione sono quindi chiamati ad adottare misure adeguate per assicurare, su base di uguaglianza, l’accesso all’informazione e alla comunicazione da parte delle persone con disabilità.
In Italia, tuttavia, il percorso per ottenere assistenza sociale si presenta spesso complesso e frammentato. Le normative di riferimento sono articolate e soggette a frequenti modifiche, il che rende difficile per molti orientarsi, soprattutto in situazioni già rese complicate dall’esordio di una disabilità. In queste fasi, caratterizzate da incertezza e disorientamento, è fondamentale poter contare su riferimenti chiari e affidabili. È in questo contesto che si inserisce l’attività dell’ANMIC, che da oltre settant’anni rappresenta e tutela le persone con disabilità. L’associazione svolge un ruolo di orientamento e supporto già a partire dal momento in cui si manifesta una condizione invalidante, accompagnando le persone lungo il percorso che conduce al riconoscimento dei diritti e alla piena inclusione sociale.
Oltre alla complessità normativa, uno degli ostacoli più significativi che le persone con disabilità si trovano ad affrontare è quello burocratico, spesso aggravato dal divario digitale. La difficoltà ad accedere ai servizi online, a interpretare modulistiche complesse o a gestire procedimenti telematici senza un adeguato supporto può tradursi in un’esclusione concreta dai propri diritti fondamentali. In questo senso, l’ANMIC rappresenta un aiuto concreto per superare barriere amministrative e digitali: grazie alla presenza capillare sul territorio e all’assistenza diretta fornita nelle sedi provinciali, l’associazione garantisce un sostegno personalizzato anche a chi non ha familiarità con le tecnologie o non dispone dei mezzi per affrontare autonomamente l’iter burocratico.
La funzione dell’ANMIC, infatti, non si limita alla prima fase del riconoscimento della disabilità, ma si estende nel tempo, configurandosi spesso come un punto di riferimento stabile per le persone con disabilità e per le loro famiglie. In assenza di un percorso istituzionale lineare per l’accesso all’assistenza, l’ANMIC agisce come facilitatore, rendendo più comprensibile e praticabile l’iter necessario per accedere ai diritti riconosciuti dall’ordinamento.
L’associazione considera la carenza di informazione la prima barriera da abbattere. Per questo motivo, è costantemente impegnata nella diffusione capillare di informazioni aggiornate e affidabili, attraverso la rete delle sue sedi provinciali, che ogni anno forniscono assistenza a decine di migliaia di persone, e attraverso molteplici canali di comunicazione: dal web ai social media, dai quotidiani alle pubblicazioni periodiche, dalla tv alla radio. L’obiettivo è chiaro: contribuire a costruire una società in cui i diritti non siano solo formalmente riconosciuti, ma anche realmente accessibili a tutti.



www.sardegnanotizie24.it
è un marchio della testata giornalistica Sardegna Eventi24
registrato presso il Tribunale di Sassari n° 1/2018
Editore: Rosso Digitale
Direttore responsabile: Gabriele Serra
Coordinatore della redazione: Claudio Chisu
Hosting Keliweb s.r.l – Via Bartolomeo Diaz, 35, 87036 Rende (CS)