Il Governo impugna la legge di assestamento della giunta Todde

Roberto Calderoli

Il Consiglio dei ministri ha impugnato davanti alla Corte costituzionale la legge di assestamento di bilancio approvata dalla Regione Sardegna l’11 settembre. Il provvedimento – presentato dal ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli – contesta alcune norme considerate in contrasto con i principi di uguaglianza, imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione. Secondo il governo, la Regione avrebbe ecceduto le proprie competenze inserendo disposizioni sul reclutamento del personale e sulla contrattazione collettiva, materie di esclusiva competenza statale.

Palla alla Consulta

La giunta regionale difende la legittimità della legge, spiegando che le modifiche riguardano la gestione interna e non alterano gli equilibri finanziari. L’assestamento di bilancio vale circa 450 milioni di euro e include fondi per sanità, infrastrutture e aiuti alle imprese.

L’impugnazione apre un nuovo fronte nei rapporti tra Stato e Regione, dopo mesi di tensioni sul tema dell’autonomia differenziata. La decisione finale spetterà alla Consulta, che dovrà stabilire se le norme contestate violano la Costituzione o rientrano nei poteri dell’amministrazione regionale.

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