La Olbia - Sassari è finita: breve cronistoria di un incubo

United 79. Foto di Marco Ceraglia

In principio, fu lo sciopero della fame di due politici olbiesi: Pietro Luciano e Gigi Carbini. Tirarono su una tenda ai bordi della vecchia strada a due corsie che collegava Olbia e Sassari e ci passarono due settimane facendo lo sciopero della fame. Era il dicembre 2009. Carbini e Luciano erano due esponenti del centrodestra e decisero di “sensibilizzare sul tema” il governo centrale “amico” guidato da Berlusconi che però, poco dopo, congelò una parte dei fondi statali che erano destinati alla strada.

United 79

Poco dopo, un artista siciliano, Salvatore Scalora, decise di organizzare un flash mob intitolato “United 79” dove il numero stava a indicare le vittime della vecchia strada a 2 corsie (un conteggio destinato a salire negli anni seguenti). Era il 2010. Scalora fece stendere 79 persone lungo l’asfalto e poi le coprì con un lenzuolo macchiato di rosso. La scena venne ripresa da un elicottero, l’impatto visivo fu notevole e infatti la notizia della performance finì nei tg nazionali riportando in auge il tema di quella che era stata definita “la strada della morte”. Uno dei 79 figuranti fu l’allora sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli, che si prestò all’opera di sensibilizzazione.

Il padrino e la madrina: Sannitu e Rita Padre

C’è stato il ruolo fondamentale del comitato spontaneo per la 4 corsie presieduto da Rita Padre: anni e anni di spinte politiche per sbloccare un’opera che, tra il 2009 e il 2012, sembrava ormai destinata al cassetto dei sogni irrealizzabili. Invece, fu la Regione a rimettere in piedi il progetto e soprattutto i fondi: 800 milioni di euro. Una figura di riferimento dell’epoca fu quella dell’allora assessore regionale Bastiano Sannitu, ex sindaco di Berchidda, che venne nominato sub commissario della strada. Fu lui a spianare molte delle resistenze politiche e amministrative.

Il tragicomico stop per la gallina prataiola

Infine, i lavori vennero in qualche modo appaltati, e alcuni cantiere partirono, tra il 2014 e il 2015. I lavori vennero però interrotti diverse volte per i motivi più svariati: infiltrazioni mafiose, società fallite, ricorsi in Tribunale, poi verso le fine del 2014 si fermò tutto per consentire alla gallina prataiola di covare in santa pace: si trattava di una specie protetta, inserita in un’area Sic adiacente i cantieri, e gli operai dovettero fermare le ruspe per alcuni mesi.

Domani si inaugura

Domani, dopo anni di attesa e numerosi ritardi, si celebrerà la vittoria politica e sociale della Gallura e del Monte Acuto: i lavori dell’ultimo blocco, quello tra Oschiri e Berchidda, sono terminati e alle 11,30 ci sarà l’inaugurazione della strada statale 729 Sassari-Olbia a 4 corsie.

Al riguardo anche il ministro Matteo Salvini ha voluto dire la sua: “Dopo troppi ritardi, siamo riusciti a consegnare un’opera fondamentale per la Sardegna. Questo traguardo conferma la nostra attenzione per il territorio e per le esigenze dei cittadini”.

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