Quattro giorni di incontri e musica per il primo Digital Nomad Summit in Sardegna

Sant’Antioco, Calasetta e Carloforte hanno ospitato professionisti del digitale e artisti internazionali

Si è chiusa domenica 26 ottobre la prima edizione di ADOMU Digital Nomad Summit & Electronic Music Fest, l’evento che ha trasformato l’arcipelago del Sulcis in un punto d’incontro tra innovazione, musica e rigenerazione territoriale. Per quattro giorni, Sant’Antioco, Calasetta e Carloforte hanno ospitato professionisti del digitale, artisti e imprenditori provenienti da diversi Paesi.

Nato da un’iniziativa al femminile con radici locali e visione internazionale, ADOMU ha proposto incontri, talk e workshop dedicati a temi come intelligenza artificiale, blockchain, automazione e nomadismo digitale, affiancati da esperienze di networking e performance musicali. Tra gli ospiti, Boosta (Davide Dileo), Marco Costanza, Hannah Dixon, Massimo Simbula e Lucas Rubix, insieme a figure emergenti dell’innovazione tecnologica.

Vista sul 2026

Le serate musicali hanno portato sull’isola la DJ palestinese Nour Palestina, Dusty Kid, Andrea Young, Stziopa, Santa Maria de la Psicodelia e Stefano Guzzetti, che ha chiuso il festival con un live set nei suggestivi spazi del Museo Archeologico MAB di Sant’Antioco.

L’obiettivo dichiarato dalle fondatrici è stato quello di creare un ponte stabile tra il Sulcis e le comunità globali dei lavoratori digitali, promuovendo nuove forme di economia culturale e territoriale.

Il festival ha ricevuto il patrocinio di Regione Sardegna, Unione dei Comuni dell’Arcipelago del Sulcis e dei Centri Commerciali Naturali di Sant’Antioco e Calasetta. I promotori hanno già annunciato l’intenzione di rendere ADOMU un appuntamento annuale, con una seconda edizione in programma per il 2026.

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