Sanità carceraria, la denuncia del Garante di Cagliari contro la Asl

Camera di degenza, protetta, adibita ad altri usi. Foto di Gianni Loy

Nel Reparto protetto dell’ospedale Santissima Trinità del capoluogo sardo non si stanno curando i detenuti, così come previsto dalla legge. La Asl lo sta utilizzando per altre attività. L’accusa di Gianni Loy, garante per i detenuti della Città metropolitana di Cagliari, è molto grave:
Siamo in un momento di grande emergenza per la sanità carceraria a causa di un sovraffollamento eccezionale e, allo stesso tempo, di una forte carenza negli organici della polizia penitenziaria – sottolinea Loy – quindi quegli spazi devono essere utilizzati per curare i detenuti perché così prevede la legge ed è per questo scopo che sono stati costruiti tramite un ingente finanziamento della Regione”.
Stando alle informazioni in possesso del garante, l’assessorato regionale alla Sanità avrebbe più volte sollecitato la Asl di Cagliari per fare in modo che la struttura sia utilizzata secondo quanto prevede la legge

"Una condotta vergognosa"

Spiega Gianni Loy: “Questa mattina sono andato nell’ospedale e ho visitato il reparto. Ho fatto anche diverse foto. Ho potuto osservare che le camere di degenza e l’ambulatorio sono occupate da strutture d’ufficio e attrezzature di laboratorio. L’impressione è che vi si svolga una regolare attività di laboratorio che niente ha a che fare la finalità per la quale è stata finanziata e realizzata”.
Il Reparto protetto deve essere attivo per legge all’interno di un ospedale generale, in modo da consentire il trattamento di tutte le patologie ed evitare di dover ricorrere, volta per volta, ad altre strutture ospedaliere non idonee allo scopo. E’ dotato di alcune caratteristiche, come le sbarre alle finestre, che consentono il trattamento sanitario in sicurezza. Nell’ospedale Santissima Trinità ci sono alcune camere di degenza, un ambulatorio, la saletta per i colloqui.
“Ho segnalato più volte la grave violazione di legge – conclude Gianni Loy – so che la Regione ha chiesto diverse volte che la struttura venga destinata al suo scopo e c’è stata anche una segnalazione alla Procura della Repubblica. Eppure la Asl continua ad operare nella piena illegalità. È una condotta vergognosa per un paese civile”.

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