Sanità in affanno: Urpi chiama al confronto sulla riorganizzazione

Alberto Urpi
Alberto Urpi

La crisi del sistema sanitario regionale apre un nuovo fronte di scontro tra maggioranza e opposizione. In un clima di crescente preoccupazione per le lunghe liste d’attesa e la carenza di servizi, il consigliere regionale Alberto Urpi di Sardegna al Centro 20Venti rilancia l’urgenza di un «piano chiaro e definito» anziché facili slogan sui Centri Unici di Prenotazione (CUP).

Secondo Urpi, «servono soluzioni per le liste d’attesa e per l’assistenza sanitaria ai pazienti, non altro», e il dossier CUP non può più essere indicato come capro espiatorio. «Il CUP non è un ostacolo – spiega – dietro quella sigla ci sono professionisti che ogni giorno svolgono un lavoro prezioso, spesso supplendo con impegno alle inefficienze del sistema».

Reparti in affanno e personale in sotto numero

Il consigliere evidenzia come da tempo la sanità sarda viva «reparti in condizioni critiche, strutture sotto organico e accesso alle cure sempre più complesso». Di fronte a queste emergenze, Urpi denuncia che «non è arrivata alcuna proposta concreta dalla Giunta regionale: nessun documento, nessun cronoprogramma, nessuna misura operativa per affrontare le liste d’attesa o rafforzare i servizi».

L’appello è per un confronto pubblico e serio in Consiglio Regionale. «La Presidente Todde e la sua Giunta – sottolinea il consigliere regionale – si presentino in Aula invece di trincerarsi a Villa Devoto. Su questo e sulle azioni vere troveranno la nostra disponibilità». Per il consigliere di Sardegna al Centro 20Venti, «i sardi meritano un sistema efficiente, accessibile e giusto. Non hanno più tempo da perdere».

Ora la palla passa all’esecutivo: serve un progetto organico di riforma con cronoprogramma, incremento del personale e potenziamento delle strutture territoriali. Senza misure concrete, ammonisce Urpi, «continueremo a vivere una sanità frammentata, dove la buona volontà dei singoli non garantisce cure tempestive e di qualità».

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