Sanità in Gallura, milioni persi per l’incapacità di investire da parte della Asl

L’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia

Il taglio di 6,5 milioni di euro alla ASL Gallura è colpa della Regione? No, secondo Gianni Addis, presidente della Conferenza territoriale sanitaria e socio-sanitaria, la responsabilità è tutta della Direzione aziendale. Il senso della considerazione è: se non riesci a spendere tutto quello che ti è stato dato, la volta successiva ti sarà assegnato di meno.
Addis afferma: “Il taglio è la conseguenza di “una gestione aziendale sbagliata nell’utilizzo delle risorse assegnate” e denuncia una “incapacità di spesa” che ha impedito di affrontare i numerosi problemi del sistema sanitario locale.

“Dal consuntivo approvato a dicembre scorso – scrive Addis – risultava un avanzo iniziale di circa 24 milioni di euro, poi ridotto per intervento regionale a 2,7 milioni. Un saldo attivo del tutto esorbitante che dimostra chiaramente l’incapacità dell’Azienda di utilizzare le risorse”.

"Amministrazione autarchica"

Addis critica anche l’atteggiamento chiuso della direzione della Asl: “Ha amministrato in maniera del tutto autarchica, escludendo sistematicamente sindaci, operatori sanitari e organizzazioni sindacali da ogni confronto”. Il risultato? “Ospedali vuoti, servizi caotici, distretti socio-sanitari inesistenti”.

Infine, respinge le accuse di ingerenze nella gestione aziendale: “Le mie osservazioni non erano personali ma di merito, ed esercito un ruolo che la legge attribuisce ai sindaci per tutelare il diritto alla salute dei cittadini”.

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