Sardegna, manovra di bilancio: la Cisl chiede misure per lavoro e pensionati

PIER LUIGI LEDDA

La discussione sulla manovra di bilancio regionale si apre in un clima di incertezza, con la Sardegna bloccata da tre mesi di esercizio provvisorio. Una situazione che, secondo la Cisl, andava evitata e da cui è necessario uscire al più presto.

Il segretario generale della Cisl, Pier Luigi Ledda, sottolinea l’importanza di questo passaggio politico ed economico, chiedendo che la Giunta e il Consiglio regionale tengano conto delle proposte del sindacato su lavoro, sviluppo e inclusione sociale. “Apprezziamo lo sforzo fatto – dichiara Ledda – ma ci aspettiamo interventi concreti per il rilancio dell’occupazione, il contrasto alla povertà e il sostegno alle fasce più deboli della popolazione.”

Lavoro e formazione al centro delle richieste

Uno dei punti chiave della posizione della Cisl riguarda il rafforzamento delle politiche attive del lavoro. Il Programma GOL (Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori) viene indicato come uno strumento fondamentale per migliorare le competenze dei lavoratori e favorirne il reinserimento nel mercato. “Servono risorse per la formazione continua – spiega Ledda – che deve diventare strutturale per rispondere alle trasformazioni del mercato del lavoro.”

L’allarme sulla condizione dei pensionati

Il sindacato lancia anche un appello sulle difficoltà della popolazione anziana e dei pensionati, aggravate dall’inflazione e dalla perdita di potere d’acquisto. In Sardegna, spiega Ledda, le pensioni sono diventate sempre più marginali, creando una condizione di maggiore fragilità economica. “La politica regionale deve dare risposte concrete a questa grande fetta di popolazione – conclude il segretario – altrimenti i più deboli saranno lasciati indietro.”

Con la manovra di bilancio in discussione, il confronto tra sindacati e istituzioni si preannuncia cruciale per definire le misure economiche e sociali del prossimo anno.

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