SCUOLA. Solo due accorpamenti in Sardegna, il ministero ne chiedeva 9

Ilaria Portas

Il Governo Meloni ha chiesto alla Regione di tagliare 9 autonomie scolastiche, la giunta Todde ieri ha approvato una delibera che prevede solo 2 accorpamenti: e ora sarà probabilmente scontro totale tra il Ministero e la Regione. L’assessora all’Istruzione Ilaria Portas, fino a pochi giorni fa, sembrava aver preso in considerazione la possibilità di tagliare 6 autonomie. Erano stati prodotti atti ufficiali che andavano in tal senso. Invece, non saranno 9 e nemmeno 6, ma solo 2. “Abbiamo ottenuto un grande traguardo” ha commentato Portas.

Il nuovo calcolo salva-scuola

Il ministro Valditara la settimana scorsa aveva annunciato: “Le Regioni in linea con i tagli chiesti dal Ministero saranno premiate con agevolazioni”. Portas aveva risposto picche: “Non ci stiamo, ci opporremo in Tribunale”. Su che basi la Regione sta cercando di salvare le 7 mancanti autonomie da sopprimere? Calcolo matematico. Basato su numeri reali degli studenti sardi: “Il Ministero ha fatto una stima approssimative degli alunni nell’isola ma è sbagliata. In realtà a noi risultano 3 mila in più”.

Portas aggiunge: “Con un nuovo decreto ministeriale del 14 gennaio scorso viene stabilito che per il prossimo anno scolastico le Regioni potranno beneficiare di una deroga pari al 2.99 per cento del numero di autonomie assegnate (225) che corrisponde a 7. Questo ha specificato che la Sardegna può legittimamente accorpare solo due autonomie”.

Quali sono i due istituti tagliati

Le due scuole sarde che perderanno l’autonomia per l’anno 2025/26 sono la Ugo Foscolo di Cagliari e il comprensivo di Aggius con quello di Tempio, in Gallura. Riguardo la provincia del nord dell’isola, la situazione dei dimensionamenti si aggiunge a quella della mancanza cronica di dirigenti e, di questo passo, un pugno di presidi dovrà gestire l’intera popolazione scolastica gallurese che, peraltro, è l’unica in costante crescita in Sardegna e che conta, già ora, molti più studenti rispetto ad altre zone dell’isola. Tuttavia, è lì che si continua a tagliare.

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