Transizione verde, la Sardegna fatica a tenere il passo

Confartigianato: -4,1% di imprese eco-sostenibili e 47% di lavoratori mancanti
Transizione energetica

La “moda del green” in Sardegna sembra aver perso slancio. In un solo anno le imprese che hanno investito in prodotti o tecnologie a basso impatto ambientale sono diminuite del 4,1%, passando dal 25,5% del 2023 al 21,4% del 2024. La regione scivola così al penultimo posto in Italia, meglio solo della Basilicata, contro una media nazionale in calo dello 0,5%.

Secondo l’analisi dell’Ufficio studi di Confartigianato Imprese Sardegna, basata su dati UnionCamere e Sistema Excelsior, nell’Isola restano circa 14mila aziende impegnate nella sostenibilità ambientale, economica e sociale, ma con investimenti più prudenti.

Non si trovano addetti qualificati

In parallelo cresce il paradosso del lavoro green: su 130mila ingressi previsti, oltre 61mila lavoratori con competenze ambientali sono introvabili, pari al 47,1% del totale. Solo nell’artigianato si cercano 8.400 addetti, ma più della metà dei posti resta vacante per mesi.

Cagliari e Sassari guidano la domanda di profili qualificati, seguite da Nuoro e Oristano. Le imprese attive nelle energie rinnovabili sono 2.502, con quasi 8mila addetti: una base solida ma ancora insufficiente a sostenere una vera transizione.

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