"Arst tiene in scacco Cagliari": i consiglieri comunali di opposizione attaccano sui ritardi dei lavori della metro

La stazione della metropolitana di superficie “Repubblica”

La pazienza è finita. Dopo oltre tre anni di cantieri che paralizzano il traffico e mandano in tilt la viabilità cittadina, la minoranza consiliare di Cagliari punta il dito contro l’Arst e chiede conto dei continui ritardi nei lavori della metropolitana leggera. Una protesta che questa volta arriva direttamente dalle aule di palazzo Bacaredda, dove ieri il Consiglio comunale ha votato all’unanimità un ordine del giorno che rappresenta un vero e proprio atto d’accusa verso l’azienda regionale dei trasporti.

"L'Arst tiene in scacco una città"

A guidare la carica è Pierluigi Mannino, capogruppo di Fratelli d’Italia, che non usa mezze misure: “L’Arst tiene in scacco una città”, tuona il consigliere, sottolineando come l’azienda “prima per un motivo, poi per un altro, senza però mai indicarne uno” continui a rimandare la riapertura della tratta Gottardo-Repubblica, chiusa da oltre due anni e mezzo nonostante i lavori sul raddoppio dei binari siano terminati da almeno un anno.
“L’aula si è resa conto di dover dare certezze in merito alla riapertura della metropolitana del tratto finito. Da Gottardo a Repubblica o ancor meglio San Saturnino”, incalza Mannino, che non nasconde la sua rabbia: “Stanno mettendo a dura prova la pazienza dei cittadini, residenti e non. Prima di bloccare la città bisogna avere alternative”.
Il capogruppo di FdI promette battaglia: “Bisogna avere rispetto del cittadino e l’Arst ha dimostrato di non averne. Chiederò la realizzazione di un comitato misto, tecnico politico, per una valutazione seria dell’operato e di come vogliono continuare a operare”. E conclude con una provocazione: “Ho creato l’acronimo Arst: abbiamo ritardo su tutto”.

Piccoi: "Disordine amministrativo preoccupante"

Ancora più duro l’attacco di Massimiliano Piccoi, consigliere dei Riformatori, che denuncia un “disordine amministrativo e urbanistico preoccupante”. “Sul progetto della metropolitana leggera a Cagliari stanno calando dall’alto decisioni, modifiche, tempi e modalità che stravolgono la città senza alcuna chiarezza per i cittadini”, attacca Piccoi.
Il consigliere riformatore punta il dito sulla mancanza di trasparenza: “Non esiste un cronoprogramma preciso, non sono noti i percorsi definitivi, né sono state pianificate modalità efficaci di gestione del cantiere. E questa incertezza, unita a cantieri che aprono, chiudono, riaprono senza spiegazioni, esaspera i cittadini e mette in difficoltà anche gli uffici comunali”.

Piccoi non risparmia critiche nemmeno sul fronte progettuale: “Il progetto è stato modificato più volte in corso d’opera, gli architetti sembrano essersi incasinati e l’ultima comunicazione ufficiale, tre mesi fa, parlava della sospensione dei lavori senza fornire motivazioni chiare. Intanto si ipotizza l’inserimento di semafori in via Roma per far passare i mezzi nella corsia dei bus, come se si stesse navigando a vista”.

"Il Comune deve battere i pugni"

Il consigliere riformatore chiede un cambio di passo all’amministrazione comunale: “Il Comune deve battere i pugni. È inaccettabile che il capoluogo della Sardegna venga trattato da spettatore passivo. Le responsabilità non possono essere sempre scaricate su altri enti”.
“Ancora oggi non sappiamo da dove passerà il tratto verso il Poetto. Non è chiaro se transiterà per piazza dei Centomila, per il piazzale della Fiera o altrove”, sottolinea Piccoi, che conclude: “I cittadini devono sapere cosa sta succedendo, cosa li aspetta, e quando potranno tornare a muoversi in una città normale. Perché il problema non è l’opera finita: il problema è come ci si arriva. Ed è lì che si gioca la credibilità di un’amministrazione”.

Zedda: "Basta ritardi, servizio attivo a settembre

Il sindaco Massimo Zedda ha raccolto il pressing dell’opposizione, concordando sulla necessità di accelerare i tempi: “Per una ragione o per un’altra, sembra che non si riesca a capire quando finiranno i lavori. Stiamo discutendo con l’azienda, ma un fatto è certo: basta ritardi, il servizio deve riprendere prima dell’inizio del prossimo anno scolastico”.
Un termine ultimo che rappresenta, secondo Mannino, “un bel segnale all’Arst”: settembre come deadline per restituire ai cagliaritani almeno una parte della metropolitana che da troppo tempo li fa penare tra code, deviazioni e cantieri infiniti.

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