
Cambiano le regole e il diritto allo studio diventa più inclusivo: la Regione intende aumentare i fondi per garantire il diritto allo studio per gli studenti sardi fuori sede: da 2500 a 3000 euro l’anno. E soprattutto, niente più vincolo verso chi ha già ottenuto una borsa di studio. La Regione sta per inserire due importanti novità per quanto riguarda i tantissimi studenti universitari sardi fuori sede: la commissione consiliare presieduta da Camilla Soru ha approvato la proposta di legge 55 “Disposizioni in materia di diritto allo studio” e a breve approderà in Consiglio regionale per il voto finale.
“Abbiamo aumentato i fondi da mettere a disposizione per gli studenti fuori sede perché era necessario adeguarsi alle attuali condizioni del mercato immobiliare: l’importo massimo erogabile era fermo da 15 anni” spiega Camilla Soru. Inoltre, il testo elimina l’articolo 24, noto come “Divieto di cumulo”, della legge regionale 37 del 1987, che impediva agli studenti percettori di borse di studio di accedere ad altre forme di contributo economico. Una svolta significativa per gli studenti, spesso penalizzati dalla precedente normativa.
La nuova legge consente loro di beneficiare sia della borsa di studio sia di premi legati al merito. “Quella era una regola completamente folle e obsoleta – sottolinea la Soru – perché negava i fondi a chi aveva già vinto la borsa di studio, ossia proprio a quelli che hanno l’Isee basso”. Il provvedimento, ora al vaglio del Consiglio regionale, prevede un incremento annuo di spesa di 1.006.000 euro per il triennio 2024-2026.
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