
La campagna elettorale regionale che ha portato all’elezione di Alessandra Todde ha avuto molti argomenti di dibattito ma uno solo è stato decisivo: il miglioramento del sistema sanitario sardo. E il 2025 sarà l’anno in cui la coalizione al governo si gioca molto, forse tutto, dal punto di vista politico. Lo sanno i partiti, lo sa la giunta, lo sanno i consiglieri regionali.
In particolare, lo sa bene Carla Fundoni, Pd, presidente della commissione consiliare. “Mi sento pronta – dice – è una sfida importante, ci siamo candidati al grido di “miglioreremo la sanità” e ora siamo al momento cruciale. Io dico che riusciremo dove altri hanno fallito. Se ho paura di sbagliare? Questo sempre però ho molto chiara la percezione del problema e le aree su cui intervenire. Non è poco”.
Secondo la Fundoni “non ci sarà una riforma, e su questo siamo tutti d’accordo. Ma una riorganizzazione sì. In commissione consiliare stiamo lavorando proprio su questo, troveremo la sintesi e risolveremo molte problematiche che bloccano la sanità. Si tratta, secondo me, di creare le condizioni per far rendere le persone al meglio secondo il ruolo di ciascuno”.
Si sta discutendo tanto, da mesi, sull’opportunità e la modalità per defenestrare i dirigenti che sono attualmente in carica nelle Asl “ma quello è solo uno dei problemi – sottolinea la consigliere del Pd – la prima cosa da fare è intervenire sulle liste d’attesa, è un problema che colpisce veramente tutti i sardi e tutti i territori. Bisognerà lavorare per riordinare il sistema, a partire dal Cup”.
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