
Il segretario della Cgil Sardegna Fausto Durante e il segretario della Cisl Pier Luigi Ledda, spingono il piede sull’acceleratore per ottenere il piano energetico dell’Isola dato che non viene fatta chiarezza sulle politiche da mettere in atto per quanto riguarda il settore. “Mentre si attendono i tempi di approvazione del decreto ministeriale alle politiche energetiche, schizzano alle stelle le bollette per imprese e famiglie” avverte Durante.
Durante il confronto con l’assessore Emanuele Cani, è stata condivisa tra Regione e organizzazioni sindacali la necessità di un incontro urgente con il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, per fare il punto complessivo sul quadro industriale sardo.
“Occorre accelerare il più possibile i tempi di approvazione del dpcm per assicurare politiche energetiche coerenti al sistema industriale e produttivo dell’Isola” ha affermato il segretario della Cgil Sardegna Fausto Durante nell’incontro di stamattina con l’assessore regionale all’Industria Emanuele Cani.
In questo contesto, ha aggiunto: “Bisogna riattivare immediatamente il tavolo sulla chimica verde per il polo di Porto Torres, proseguire nel processo verso la riconversione della centrale di Fiumesanto e confermare i programmi relativi all’arrivo del metano nei poli industriali di Cagliari e Sulcis”.
In riferimento al Sulcis per il segretario Cgil “è essenziale sciogliere il prima possibile ogni dubbio rispetto a quale sarà la produzione energetica nel sito e ai soggetti che dovranno garantire la ripartenza di tutte le produzioni di piombo, zinco e alluminio: è l’unico modo per rendere credibili gli impegni assunti dal governo nazionale in occasione della visita dei ministri Urso e Calderone a Portovesme lo scorso 27 dicembre”.
“Accogliamo con favore l’annuncio della Regione sulla volontà di concludere il percorso sul decreto energia, che rappresenta un passaggio fondamentale per la programmazione in Sardegna” dichiara invece il segretario generale della Cisl Pier Luigi Ledda.
“Non possiamo accettare il continuo rimpallo tra due ipotesi su Sideralloys, da una parte l’attuale proprietà ancora sostenuta dal Governo e da un pool di banche con ingenti risorse, dall’altra un potenziale investitore greco di cui ancora non si conoscono i piani reali. La stessa incertezza regna su Portovesme Srl. Serve trasparenza, chiarezza e un cronoprogramma serio” ha concluso il segretario.
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