Continuità territoriale, cresce il fronte del dubbio: le opinioni di Ticca, Tunis e dell'analista Usai

Mentre la Giunta regionale promette una nuova continuità territoriale con più voli, tariffe più basse e uno stanziamento da 80 milioni di euro l’anno, dall’opposizione arrivano critiche puntuali. A oggi, sottolineano, non esiste ancora una proposta formale inviata a Bruxelles, e anche la proroga dell’attuale regime, annunciata come probabile, non è garantita a norma di regolamento.

"Nessun atto concreto" dice Ticca

Umberto Ticca, consigliere regionale di minoranza, parla di ritardo strutturale:

“A oltre un anno dall’insediamento, non è stato prodotto nulla di concreto. Nessuna proposta al Ministero, nessuna alla Commissione europea. Si dà per certa una proroga che in realtà va motivata e approvata, e oggi mancano le condizioni”.
E aggiunge, con tono apertamente sarcastico: “Li Gioi sostiene che si debba andare a Bruxelles per chiedere 100 e ottenere 70? Beh, mi sembra una tecnica molto raffinata di amministrare una regione”.

"Bando velleitario" secondo Tunis

Stefano Tunis incalza con un giudizio netto:

“Le intenzioni sono ambiziose, ma al momento non c’è nulla di verificabile: né rotte, né orari, né coperture garantite. Definire questo progetto ‘velleitario’ non è un’esagerazione, è una constatazione. Senza una proposta concreta, tutto il resto è solo comunicazione”.

Il parere del tecnico

Dal fronte tecnico, l’analista dei trasporti Sandro Usai evidenzia una contraddizione nei numeri:

“L’offerta attuale è già superiore a quella prevista dal DM 466. Il traffico passeggeri nel 2025 è in calo, e i residenti rappresentano solo metà dell’utenza. In queste condizioni, è difficile convincere Bruxelles della necessità di ampliare ancora il servizio”.

Tra dati contraddittori, tempi incerti e un impianto ancora privo di basi operative, il rischio – secondo opposizione ed esperti – è chiaro: una grande promessa che potrebbe restare solo sulla carta.

prova
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