Costa Smeralda, villa da 160 milioni: il mistero sull’identità dell’acquirente scuote il mercato del lusso

Costa Smeralda

In una delle località più esclusive del Mediterraneo, una villa è stata venduta per oltre 160 milioni di euro. È la cifra più alta mai registrata per una compravendita residenziale in Italia. A rendere ancora più notevole l’operazione è il silenzio che la circonda: l’identità dell’acquirente, a distanza di giorni dalla chiusura della trattativa, rimane ignota.

La proprietà si trova a Romazzino, nel cuore della Costa Smeralda, e rappresenta un raro esempio di architettura mediterranea perfettamente integrata nel paesaggio naturale. Costruita negli anni Settanta su progetto di Luigi Vietti, figura chiave dello sviluppo urbanistico della zona, la villa fu acquistata all’epoca da Henry Ford II, nipote del fondatore della celebre casa automobilistica americana. Pochi anni dopo, nel 1974, fu ceduta ad Ahmed Zaki Yamani, ministro del petrolio dell’Arabia Saudita e protagonista della scena geopolitica energetica del Novecento.

Lusso assoluto in uno degli angoli più riservati

La tenuta si estende su circa 23.000 metri quadrati e comprende ventotto camere da letto, trentacinque bagni, tre piscine, due spiagge private e due pontili con accesso diretto al mare. Il corpo principale della residenza si sviluppa lungo 350 metri di fronte al mare, con una successione di terrazze panoramiche e giardini che garantiscono una totale riservatezza. Ogni elemento architettonico è stato pensato per offrire un’esperienza di soggiorno discreta ma sontuosa, lontana da ogni interferenza esterna.

Secondo quanto comunicato da Italy Sotheby’s International Realty, che ha curato la vendita, la villa rappresenta oggi il bene immobiliare privato di maggior valore mai scambiato sul mercato italiano. Un primato che conferma il peso crescente della Costa Smeralda come polo di attrazione per i grandi patrimoni internazionali.

Il valore della discrezione

Se la cifra ha fatto notizia, a colpire è soprattutto l’assoluto riserbo mantenuto sul profilo del nuovo proprietario. Nessuna conferma ufficiale è trapelata, né da parte degli intermediari né dalle istituzioni locali. Secondo fonti vicine all’operazione, si tratterebbe di un acquirente straniero, presumibilmente legato a capitali finanziari o industriali di alto profilo. Un interesse dettato non soltanto dal fascino del luogo, ma anche dall’opportunità di investimento in un’area il cui valore immobiliare resta stabile nel tempo e fortemente protetto da vincoli urbanistici.

La ricerca di anonimato si inserisce perfettamente nel nuovo paradigma del lusso contemporaneo, dove l’esclusività si misura non tanto nella visibilità quanto nella capacità di restare lontani dai riflettori. In quest’ottica, la villa di Romazzino non è solo una dimora: è un rifugio, un simbolo di status silenzioso, un bene rifugio tanto materiale quanto simbolico.

Costa Smeralda: un mercato a parte

La vendita della Safar Estate si inserisce in un contesto immobiliare che sfugge alle logiche del mercato ordinario. Mentre in gran parte d’Italia i valori residenziali restano contenuti o in lieve flessione, in Costa Smeralda le proprietà di pregio mantengono — e in alcuni casi incrementano — il loro valore. A incidere sono la limitata disponibilità di immobili simili, le caratteristiche ambientali uniche e il prestigio storico dell’area, che negli anni ha ospitato capi di Stato, imprenditori globali e figure di rilievo internazionale.

Nonostante il mercato sia ristretto e altamente selettivo, la domanda per ville di altissimo livello resta sostenuta, alimentata anche da una crescente sensibilità per la qualità ambientale, la sicurezza e la privacy. La Sardegna, in particolare, si sta imponendo come alternativa solida ad altre mete di lusso europee, da Saint-Tropez al Lago di Como, offrendo un equilibrio raro tra bellezza naturale e discrezione.

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