Decadenza Todde, depositato il ricorso: il team legale chiede la sospensiva

27 Gennaio 2025

Alessandra Todde

È stato depositato nel pomeriggio di oggi il ricorso contro il dispositivo di decadenza della presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde. Il provvedimento, emesso dal Collegio di garanzia elettorale presso la Corte d’Appello, contesta presunte gravi irregolarità nel rendiconto delle spese elettorali.

Il nutrito team legale della governatrice, composto dagli avvocati Benedetto e Stefano Ballero, Giuseppe Macciotta e Priamo Siotto, ha presentato una memoria di circa 50 pagine, nella quale viene richiesta anche una sospensiva cautelare del provvedimento. Gli avvocati sostengono che le contestazioni mosse a Todde non configurino le condizioni necessarie per la decadenza, ritenendo dunque il dispositivo illegittimo e privo di fondamento giuridico.

Un caso senza precedenti

La vicenda, che rappresenta il primo caso di questo genere in Italia, si muove in un terreno giuridico incerto, privo di precedenti specifici. Proprio per questo, nelle ultime settimane il dibattito si è acceso, coinvolgendo esperti di diritto costituzionale e amministrativo, spesso con opinioni discordanti.

Nel frattempo, in Consiglio regionale, le opposizioni non hanno risparmiato critiche. In particolare, alcuni esponenti delle minoranze hanno chiesto le dimissioni immediate della presidente. La Lega ha persino avviato una raccolta firme, che però non ha ottenuto risultati significativi.

Le reazioni politiche

Nel centrodestra gli umori sono altalenanti: ci si chiede se i rappresentanti siano davvero pronti ad affrontare una nuova tornata elettorale o se preferiscano evitare il rischio di elezioni anticipate, continuando a mantenere le posizioni attuali. La possibilità di dover tornare alle urne apre interrogativi sulla compattezza della coalizione e sulle reali intenzioni di chi oggi occupa ruoli istituzionali, tra timori di perdere consenso e l’incertezza di sovvertire i risultati delle ultime elezioni.

Per il momento, ogni scenario dipende dalla decisione del tribunale, che avrà l’ultima parola sul ricorso e sulla richiesta di sospensiva, mentre la vicenda continua a tenere banco nel dibattito politico e istituzionale.