Disoccupazione stagionale, l’8 per cento dei lavoratori galluresi rischia di perdere la NaspI

La Cisl della Gallura, con il segretario Bruno Brandano, lancia l’allarme sulle modifiche alla NaspI introdotte dalla recente legge di bilancio, definendole un duro colpo per i lavoratori stagionali del territorio. “Questa misura, pensata per contrastare abusi, finisce per penalizzare chi ha un’occupazione precaria e stagionale”, denuncia il sindacato.

Dall’1 gennaio, chi si dimette volontariamente o risolve consensualmente un contratto a tempo indeterminato, se assunto e licenziato da un’altra azienda prima di 13 settimane di contributi, non avrà più diritto alla NaspI. Una modifica che, in un territorio come la Gallura, fortemente legato al turismo, potrebbe lasciare migliaia di lavoratori senza alcun sostegno tra una stagione e l’altra.

L'8 per cento dei galluresi percepisce la Naspl

Attualmente, l’8 per cento della popolazione tra i 15 e i 64 anni in Gallura percepisce la NaspI, segno della sua importanza per l’economia locale. “Senza un correttivo immediato, si rischiano nuove disuguaglianze e gravi problemi sociali”, conclude Brandano.

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