Durante (CGIL): "Sulla sanità difficile far peggio di Solinas".
E il 29 tutti in piazza contro il Governo Meloni

Fausto Durante, segretario generale Cgil Sardegna

Fausto Durante è segretario generale della Cgil Sardegna. Salentino, 65 anni, ha seguito per trent’anni le vertenze dell’industria, dal petrolchimico di Porto Torres all’Alcoa e all’Eurallumina.

Dalle sue parole emerge il giudizio duro sull’operato della giunta Solinas in materia di sanità, mentre attende un cambio di passo da parte del nuovo governo regionale nei prossimi mesi.

Tra tre giorni il sindacato, insieme alla Uil, scenderà in piazza – anche in Sardegna- per manifestare contro le politiche del governo Meloni.

Quale sarà la principale vertenza del sindacato per i prossimi mesi?
abbiamo aperto il conflitto sulle questioni che attengono il polo industriale del Sulcis, dove siamo alle prese con una proprietà che ha deciso di ridimensionare fortemente le attività in Sardegna e questo è per noi una decisione assolutamente inaccettabile. Si tratta di produzione di materiali strategici per il Paese, determinanti nel passaggio verso un’economia basata su energie sostenibili. Inoltre ci sono le questioni che attengono il petrolchimico di Porto Torres, anche quelle di vitale importanza per la tutela dei lavoratori.

Quali battaglie invece condividerete con gli altri sindacati confederati?

In Sardegna esiste il grande tema della sanità, da rifondare completamente. Si tratta di un sistema in crisi sotto tutti i punti di vista, ed i principali indicatori sono tutti in negativo: dalle liste d’attesa allo stress del personale, dalla fuga verso la sanità privata all’assenza dei medici di base. Tutto questo mette fortemente in crisi il diritto alla salute: su questo abbiamo idee assolutamente convergenti a Cisl e Uil della Sardegna: infatti sono state oggetto di numerose richieste di intervento e di incontro con la presidente Todde. Siamo vicini alla chiusura del primo anno dalle elezioni regionali: ci aspettiamo il segnale di un’inversione di tendenza da parte della giunta regionale, perché la situazione degli utenti del servizio sanitario in Sardegna è talmente grave da richiedere un intervento con la massima urgenza.

Dato che l’ha citata, come valuta l’operato della giunta Todde?
Partiamo da una premessa d’obbligo: fare peggio della giunta Solinas sarebbe stato molto difficile. Il tempo passato dalle elezioni è ancora poco, e non si può certo pensare che con un tocco di bacchetta magica si possano risolvere problemi annosi.
È però chiaro il bisogno di un cambio di tendenza dato che rimangono insolute le questioni della sanità, dell’energia e della continuità territoriale.

Sarete presenti alla mobilitazione generale del 29 novembre?
Si, le confermo che anche in Sardegna è attesa una grande partecipazione allo sciopero generale proclamato per tutta Italia da Cgil e Uil. Il tema è il contrasto alle politiche economiche e sociali del governo Meloni che sta facendo poco e male sulle pensioni, sui salari e sui diritti dei lavoratori, condannando l’Italia a una nuova fase di austerità e di recessione, laddove servirebbero invece interventi per far crescere i salari e invertire la tendenza al declino economico e industriale del paese tutte.

 

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