E da Nuoro Capelli fa la barba a Todde e Satta: "Giunta inadeguata e presidente invadente"

30 Gennaio 2025

Roberto Capelli

Il malumore crescente tra l’assessore Satta e parte dei Progressisti sembra derivare dalla presunta presenza di Roberto Capelli nella coalizione del centrosinistra per le prossime elezioni comunali di Nuoro. Capelli, figura storica della politica sarda, ha suscitato reazioni contrastanti con le sue dichiarazioni, in cui ha criticato apertamente la gestione della Presidente Todde e le scelte interne alla giunta. L’ipotesi di un suo coinvolgimento nelle dinamiche politiche nuoresi sembra alimentare tensioni, mettendo in evidenza le difficoltà di coesione all’interno della coalizione.

Roberto Capelli, cosa ne pensa di quanto dichiarato dall’assessore Gian Franco Satta?

Avrebbe potuto firmarle direttamente Alessandra Todde. Non sarebbe cambiato niente

Lei non ha più buon rapporto con la presidente della Regione

Ho sostenuto Alessandra Todde, ho creduto nel suo progetto e per questo ho chiesto scusa agli elettori. Non ha risposto alle aspettative, né nelle priorità di governo né nelle persone che si è scelta per affiancarla. Abbiamo chiesto competenze e ci siamo ritrovati con una giunta che è sotto gli occhi di tutti. Una di queste scelte è l’assessore Satta che ha assunto posizioni ambigue fin dal suo insediamento. Ora firma dichiarazioni che sembrano scritte direttamente dalla Presidente. La coerenza politica di questa giunta è un concetto molto elastico, a quanto pare.

Perché secondo lei si è scatenato questo malumore tra i Progressisti e cosa c’entrano le comunali di Nuoro?

La Presidente Todde vuole presiedere le riunioni del Campo Largo per le comunali di Nuoro. È una scelta fuori da qualsiasi logica politica e assolutamente inopportuna. Non sta scritto da nessuna parte che un presidente di Regione debba decidere chi candidare nei comuni. Probabilmente questo comportamento non è piaciuto a tutti i Progressisti.

Satta parla di un Campo Largo eccessivamente largo a Nuoro. Denuncia aperture a forze esterne alla coalizione. Ma è lei il casus belli?

Non sta a me giudicarlo. Io dico solo quello che penso. Quando una persona fa politica e prende degli impegni con chi gli dà fiducia, direttamente o indirettamente, ha l’obbligo di guardare un po’ più avanti e cercare di prevenire le azioni non positive.