“I sindacati: no a via Simeto”

Via Simeto. Foto di Francesco Lampis

I dipendenti dell’Agenzia delle entrate non vogliono trasferirsi in via Simeto: vogliono rimanere dove sono, in via Pintus e nelle altre sedi attuali. In una serie di documenti firmati da Cgil funziona pubblica, Cisl funzione pubblica e Uil pubblica amministrazione, i sindacati esprimono forte contrarietà al progetto della nuova Cittadella finanziaria di via Simeto. “Il trasferimento da via Pintus è totalmente antieconomico e peggiorativo sul piano logistico e organizzativo sia per i contribuenti che per i lavoratori”.

Le ragioni del no

Le comunicazioni risalgono ad alcuni anni fa, ma le posizioni sono immutate, come spiega Paola Sarigu, della Cisl di Cagliari: “Nessuno vuole andare in via Simeto. Significherebbe un forte disagio con un cambiamento delle condizioni lavorative e non riusciamo a individuare il motivo per cui dovrebbe essere fatto il trasferimento. Non c’è una sola ragione valida”.

Intanto passano i giorni e si avvicina il 20 dicembre, il giorno in cui l’attuale Cittadella finanziaria di via Pintus sarà messa in vendita all’asta con una base di 10 milioni di euro. “Noi sindacati abbiamo già chiesto all’Agenzia delle entrate di comprare quell’immobile quando era in vendita a 16 milioni, figuriamoci se non lo consigliamo ora che ne vale 10” continua Paola Sarigu.

Botta e risposta protocollata

Alla domanda di Cgil, Cisl e Uil risalente all’estate 2022: “L’Agenzia delle entrate è favorevole all’acquisto dell’immobile” l’Ente rispose a stretto giro di posta: “Non siamo interessati agli immobili di via Pintus perché nel 2017 è stata firmata una convenzione trilaterale tra Agenzia delle entrate, Demanio e Provveditorato delle opere pubbliche in cui si stabiliva che il compendio di via Simeto veniva assegnato al nostro Ente per essere riqualificato e poi utilizzato”.

E poi, in perfetto burocratese: “L’esistenza di un bene statale disponibile alla rifunzionalizzazione per le esigenze dell’Agenzia delle entrate renderebbe non perseguibile una ricerca di mercato per un acquisto di via Pintus”. Vale a dire: via Simeto è già dello Stato ed è interesse dello Stato recuperarlo. “Sì, però rimettere in sesto i vecchi hangar dei vigili del fuoco di via Simeto costa 60 milioni – rispondono i sindacati – l’interesse primario dello Stato dovrebbe essere anche il risparmio”.

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