
Un lapsus. Un banale errore di pronuncia. Tanto è bastato perché il Consiglio regionale si trasformasse in un’arena, e perché l’opposizione affilasse le lame. Durante la lettura di un verbale in Aula, il consigliere del Movimento 5 stelle Emanuele Matta inciampa su una parola: “sos Enattos” – il sito individuato per l’Einstein Telescope – diventa “sos Ettanos”. Una distrazione di pochi secondi che, nel giro di poche ore, diventa un caso politico.
Prima le risatine, poi i commenti al vetriolo, infine i post velenosi. L’errore viene etichettato come segno di ignoranza, scarsa preparazione, addirittura incompetenza. Ma Matta non ci sta. E anziché abbassare la testa, decide di rispondere con un lungo post sui social che trasforma una polemica sterile in una questione ben più grande: la dislessia.
“Non cerco giustificazioni”, scrive. “Ma chi, come me, ha affrontato per tutta la vita questa sfida, sa bene cosa significhi sentirsi in difetto per un errore di lettura o di pronuncia.”
Non è una scusa. Non è una difesa. È un ribaltamento del discorso. Il problema, dice Matta, non è il lapsus. Il problema è il modo in cui chi convive con disturbi dell’apprendimento viene trattato nella società – e, a quanto pare, anche in aula.
Mentre Matta prova a riportare il dibattito su un tema serio, fuori dall’aula il siparietto continua. Il suo lapsus diventa subito carburante per i social: meme, battute sarcastiche, commenti velenosi. Non serve più discutere nel merito, non servono argomentazioni. Basta ridicolizzare. Perché affrontare una questione complessa quando si può trasformare tutto in uno scherzo?
Ma chi pensava che Matta avrebbe incassato in silenzio si sbagliava. Non solo risponde, ma rilancia:
“I limiti, veri o presunti, non devono mai essere un freno. Si può arrivare in alto, si può contribuire concretamente al futuro del proprio territorio, indipendentemente dalle difficoltà personali.”
Parole che non passano inosservate. Alessandra Todde, presidente della Regione, interviene a sostegno:
“Oggi Matta ha avuto molto coraggio. Il coraggio di spiegare che gli errori di lettura non sono distrazione o ignoranza, ma il riflesso di una sfida che affronta da sempre. Con questo gesto ha acceso un faro sulla dislessia.”
Un faro, appunto. Perché il vero nodo non è più il lapsus, ma il modo in cui la politica sceglie di affrontare – o ignorare – certe realtà.
Matta chiude il suo post con una frase secca, che suona quasi come una sentenza:
“Ognuno ha il suo stile: c’è chi fa politica con le idee e chi con le battute. Io ho sempre scelto le idee.”
E la domanda, a questo punto, è inevitabile: chi ha davvero sbagliato in aula? Il consigliere che ha avuto un lapsus o chi ha deciso di strumentalizzarlo?
Perché se la politica si riduce a uno sberleffo, se il dibattito si trasforma in un tiro al bersaglio, allora il problema non è chi inciampa su una parola. Il problema è chi preferisce ridere, anziché ascoltare.
www.sardegnanotizie24.it
è un marchio della testata giornalistica Sardegna Eventi24
registrato presso il Tribunale di Sassari n° 1/2018
Editore: Rosso Digitale
Direttore responsabile: Gabriele Serra
Coordinatore della redazione: Claudio Chisu
Hosting Keliweb s.r.l – Via Bartolomeo Diaz, 35, 87036 Rende (CS)