Il processo di Emilio Lussu: tra storia, giustizia e resistenza

Emilio Lussu-Il Processo

Chi era Emilio Lussu? E perché la sua storia merita di essere raccontata? A dare una risposta è il cinema con “Emilio Lussu. Il Processo”, il nuovo film di Gianluca Medas, che porta sul grande schermo uno dei capitoli più significativi della vita del politico antifascista e fondatore del Partito Sardo d’Azione.
Grazie all’intensa interpretazione di Enrico Lo Verso, la pellicola ripercorre il coraggioso scontro tra giustizia e potere in un’epoca segnata dalla repressione del regime fascista.
Questa mattina, durante la presentazione del film, il regista, il produttore e il protagonista hanno raccontato la genesi di questo ambizioso progetto, nato dal desiderio di restituire memoria e dignità a una figura chiave della storia italiana.

I protagonisti

Eppure, la figura di Emilio Lussu resta ancora poco conosciuta, ed è proprio questa consapevolezza che ha spinto il produttore Massimo Casula a portare avanti il film con determinazione. Un progetto indipendente, distribuito da Myculture, che ha coinvolto un’ampia rete di collaboratori, per il 90% sardi, molti dei quali alla loro prima esperienza professionale. Una storia profondamente legata alla Sardegna, su un personaggio cruciale, raccontata da sardi che credono nel potere del cinema. Per garantire autenticità alla narrazione, è stata fondamentale la collaborazione con l’Associazione Avvocati, grazie alla quale il regista Gianluca Medas ha potuto ricostruire i fatti con rigore storico.

La notte in cui tutto si decide

“Con l’associazione c’è stata subito sintonia. Ho detto loro: sentite, io ho un fatto che vorrei rappresentare – racconta il regista Gianluca Medas – così abbiamo ricostruito il processo, un processo che il regime aveva cercato più volte di insabbiare. Ma ciò che mi interessava davvero era quella notte, la notte in cui tutto si decide, tra paura, angoscia e coraggio”.

Medas spiega di aver voluto mettere in risalto l’intensità di quei momenti cruciali, soffermandosi sul dramma umano e politico vissuto da Lussu. “L’accusa sosteneva che quella notte non fosse davvero notte, perché in strada c’erano 500 persone. Ho trovato affascinante indagare questo aspetto: la libertà non è solo una parola. Ci riempiamo di termini carichi di significato, ma alla fine la vera domanda è: cosa sei disposto a fare per difendere la libertà e la democrazia?”.

Attraverso il flashback di Lussu e la notte dei giudici, il film conduce a un finale potente e simbolico. “L’ultima immagine racchiude il senso stesso del film. Quando perdiamo persone come Lussu, il modo migliore per onorarle è tenere vive le loro azioni. E quando abbiamo proiettato il film, ho visto il pubblico commuoversi, perché questo tema ci appartiene ancora oggi.”

Una sfida tra coerenza e fragilità

Anche Enrico Lo Verso, l’attore che interpreta Lussu, ha sottolineato che nonostante la complessità di interpretare un personaggio che richieda così tanta coerenza e profondità, la passione e la visione del regista abbiano reso il tutto molto più naturale, permettendogli di trasformare fragilità e caratteristiche personali in punti di forza.

A chiudere la conferenza stampa tenutasi questa mattina a Cagliari è l’assessora comunale alla Cultura e spettacolo, Maria Francesca Chiappe, che sottolinea: “La storia è fatta di singoli uomini che, unendosi, la trasformano. Anche oggi ci sono persone destinate a scrivere il futuro.”

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