Scatole come opere d’arte, un “Mondo nascosto” al T-Hotel

Una delle esposizioni

L’esposizione “Il mondo nascosto”, ospitata ieri nella hall del T-hotel, ha visto come protagoniste assolute le scatole. Oggetti trasformati da mani creative in metafore di vita interiore, di memoria e protezione. La mostra, ispirata allo spirito natalizio, ha celebrato l’arte come esperienza condivisa, come osservato da una delle artiste.

L'esposizione

Diverse opere sono state esposte, tutte legate da un unico tema. All’ingresso, un grande albero carico di scatole artistiche accoglieva gli ospiti, mentre lungo il percorso una parete intera è stata dedicata a scatole d’epoca. I tavoli raccoglievano altre opere, il cui concetto di contenitore si fondeva con quello di rifugio per emozioni e ricordi. Ogni scatola era un racconto di esperienze e storie uniche. Tra le artiste espositrici, Enrica Badas ha esposto la sua opera “La mia scatola non ha coperchio”, un invito al coraggio di esplorare il proprio mondo interiore, senza la necessità di un coperchio e, quindi, di una protezione per affrontare le proprie emozioni più profonde. Esposizioni come “Il mondo nascosto” offrono occasioni preziose per scoprire l’arte, capace di trasformare oggetti comuni in potenti simboli di emozioni e riflessioni.

La collettiva di domani

Un’altra opportunità per apprezzare i lavori di Enrica Badas si presenterà il 14 dicembre, con l’evento “Collettiva 2024” in Viale La Playa 15. In questa nuova esposizione, il tema “La sinfonia del vento” offrirà una riflessione artistica che promette di sorprendere e coinvolgere il pubblico.

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