Interventi mirati su sanità e infrastrutture ma senza bilancio la Giunta ha le mani legate

Maggioranza in Consiglio regionale

Senza Finanzaria si va avanti col freno a mano tirato e le ganasce nelle ruote. Anche questa settimana la Giunta regionale guidata da Alessandra Todde ha approvato nuove misure in settori chiave per la Sardegna: agricoltura, sanità, infrastrutture e cultura.

La Giunta in questo momento ha margini di manovra limitati, perché si sta muovendo all’interno dell’esercizio provvisorio. Questa situazione consente di gestire l’ordinaria amministrazione e le spese essenziali, ma non permette di avviare nuovi investimenti strutturali o programmi di spesa straordinari.

E questo è lo scotto da pagare per aver approvato prima la riformina sanitaria rispetto alla Finanziaria che arriverà in aula a breve e dovrebbe essere approvata entro questo mese. Se tutto va bene.

Delibera di giunta per l’agricoltura

Sul fronte agricolo, è stato riconosciuto lo stato di eccezionale avversità atmosferica per gli eventi estremi tra il 2022 e il 2023, passaggio necessario per attivare aiuti. Continua anche la lotta alla peste suina africana, con una riorganizzazione dell’Unità di progetto per migliorare prevenzione e sorveglianza.

Sanità ed enti locali

In sanità, la Giunta ha nominato Simonetta Maria Cherchi alla guida dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna.

Per gli enti locali, dal 2025 le risorse del Fondo unico per Comuni, Province e Città metropolitane saranno erogate in un’unica soluzione entro 60 giorni dall’approvazione della finanziaria, riducendo la burocrazia.

La Sassari - Alghero

Sul fronte infrastrutture, si accelera il completamento della Sassari-Alghero: la Giunta ha escluso il progetto da una nuova Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), riducendo i tempi di realizzazione.

Turismo e cultura

In ambito culturale e turistico, definiti i fondi per i servizi educativi e per Sa Die de Sa Sardigna, con iniziative dedicate a Giovanni Maria Angioy e Vincenzo Sulis. Approvati anche i criteri per l’ingresso dei piccoli centri nella Rete dei Borghi della Sardegna.

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